Il “Sistema Giacchetto” e la politica inquinata
PALERMO – Un giro torbido di viaggi, escort, fatture gonfiate o inesistenti, appalti pilotati e fondi europei che invece di essere investiti per creare sviluppo e occupazione andavano a foraggiare un vero e proprio “comitato d’afffari”. Era questo il “Sistema Giacchetto” che ieri ha visto arrestare 17 persone, tra cui il project manager Fausto Giacchetto che aveva creato un vero e proprio sistema per arricchirsi e che coinvolgeva politici anche di alto livello. Tra gli arrestati, nell’operazione della Guardia di Finanza, infatti, anche due ex assessori regionali, Gianmaria Sparma e Luigi Gentile. Mentre molti altri politici sono indagati, tra questi: Carmelo Incardona, Santi Formica, Gerlando Inzerillo, Salvatore Sanfilippo, Nicola Leanza, Gaspare Vitrano, Nino Dina, Salvino Caputo. Ieri mattina, i finanzieri hanno perquisito diversi uffici dell’Assemblea regionale.
E via via che emergono i particolari si scopre sempre più come il sistema aveva inquinato politica ed istituzioni. Dagli abbonamenti gratuiti allo stadio per i polici, ai viaggi con soldi pubblici, fino a un giro di escort tra cui compare anche il nome della soubrette Sara Tommasi. E poi beni per oltre 28 milioni di euro sequestrati.