Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha deciso di revocare la sua ordinanza anti-Covid che sarebbe dovuta entrare in vigore venerdì prossimo e per la quale era stato “richiamato” dall’assessore alla Salute Razza che in una nota a lui indirizzata aveva dichiarato: “Non si può condividere il provvedimento che vieterebbe dal 15 gennaio le attività essenziali, a cominciare dalla vendita di generi alimentari. Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale”.
Ma il sindaco De Luca precisa che alla base della sua decisione ci sta il fatto di aver ricevuto «minacce formulate pubblicamente» al suo indirizzo e che ha provveduto a denunciare all’autorità giudiziaria.
“Volevamo prenderci ulteriori responsabilità e collaborare con altre istituzioni – afferma De Luca nella motivazione della revoca – visto l’evolversi della pandemia. Avevamo deciso di mettere in campo tutte le nostre risorse per aiutare la città, ma visto che molte organizzazioni sindacali o esponenti politici vogliono prendere la mia amministrazione come capo espiatorio per le mancanze che sono invece di altri, ho deciso che da oggi faremo solo quello che ci compete”.
Nei confronti del sindaco sono giunte accuse da parte dei commercianti messinesi che pensano che falliranno per colpa dei provvedimenti presi. “Che sia l’Asp a gestire l’emergenza Covid come ha fatto fino ad ora, tanto che ancora oggi non ci ha fornito nemmeno i dati adeguati sull’emergenza” conclude Da Luca.
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