Il crollo di un mito: il >Dalai Lama non solo non è vegetariano ma ha pure un cuoco personale italiano. Mangia poco, ma un po’ di tutto. A raccontarlo è Gianni Tota, conosciuto come cuoco dei vip, che si presenta anche come personal chef della più alta autorità religiosa tibetana. “Quando è in Italia sono l’unico che può toccare il suo cibo. Scelgo io personalmente, insieme ai monaci, i suoi pasti.
“Io sono sempre stato ateo, non ho mai conosciuto la religione, fino a quando non l’ho incontrato- aggiunge Tota – In quel periodo lavoravo per la famiglia Boscolo e il Dalai Lama soggiorna sempre da loro quando è in Italia.
“Poi un giorno sono stato chiamato dal Dalai Lama e lui mi ha raccontato cose di me che non sapeva nemmeno mia madre. Mi ha cambiato la vita. Dopo questo incontro ho preso due mesi di aspettativa e sono andato dai terremotati in Emilia Romagna. Gestivo il coordinamento dei viveri”.
La “confessione” del cuoco del Dalai Lama prosegue con le abitudini e i piatti preferiti del monaco buddista: “Si sveglia alle 5 del mattino, beve te e mangia due biscotti senza burro. Poi entra in meditazione fino alle 7. Dopodiché esce dalla sua camera. Lui vuole sempre una stanza a 19 gradi di temperatura, non usa la coperta e tiene solo un lenzuolo ai piedi del letto. Ovviamente nella camera non ci sono né la radio né la televisione. Una volta finita la meditazione esce dalla camera e va a fare i suoi incontri diplomatici.
Il suo piatto preferito sono gli straccetti di vitello con i funghi”.
Insomma ascetico si, ma con moderazione.
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