Ogni anno la cucina italiana è celebrata con una settimana di eventi ed iniziative che ne promuovono il valore culturale attraverso la rete delle ambasciate italiane nel mondo. La VII edizione si terrà dal 14 al 20 novembre e quest’anno è dedicata al tema “Convivialità, sostenibilità e innovazione – Gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”.
Tra le diverse attività è prevista anche la diffusione del documentario “Food Heros” che Slow Food ha realizzato per raccontare un modello di comunità alimentare sostenibile, fondato sulla collaborazione tra cuochi e piccoli produttori, con l’obiettivo di promuovere il cibo buono, pulito e giusto e sostenere la biodiversità alimentare.
Tra le cinque realtà che narrano l’impegno italiano nella sostenibilità alimentare, Casa e Putìa è stata scelta per raccontare l’Alleanza dei Cuochi Slow Food italiana, l’ultimo anello di congiunzione tra territorio, produttori locali e consumatori. Ogni giorno, nei ristoranti dell’Alleanza, i cuochi si impegnano ad impiegare in cucina materie prime e prodotti artigianali, riconosciuti come presìdi Slow Food, dell’Arca del Gusto o di Earth Markets. Un esempio di come cuochi, produttori e consumatori insieme possono fare la differenza nel sistema globale del cibo.
“Il progetto dell’Alleanza è partito oltre 10 anni fa con l’intento di promuovere e sostenere la rete dei produttori locali – racconta Nino Mostaccio, socio fondatore dell’Osteria Casa e Putia insieme ad Adriana Sirone, Andrea Mostaccio e Marcello D’Agostino – oggi i ristoranti hanno una responsabilità molto più importante: promuovere in fretta un cambio di paradigma, altrimenti i produttori che abbiamo sostenuto in questi anni non avranno più suolo. Di fronte a sfide quali la transizione ecologica, la sostenibilità, gli sprechi alimentari è necessario sviluppare un pensiero comunitario, perché questa responsabilità divenga patrimonio condiviso di ognuno di noi. Essere stati scelti come Food Heroes, in quanto modello di scelte consapevoli per promuovere la tutela del pianeta e la salvaguardia della biodiversità attraverso la sostenibilità alimentare, è davvero un grande orgoglio.”
Nel documentario si ripercorrono momenti di quotidianità che ben rappresentano la concezione di cucina slow di Casa e Putia: dalla visita mattutina al mercato ortofrutticolo, all’incontro al porto con le barche dei pescatori, fino all’appuntamento con i produttori locali. Così il ristorante messinese, insieme agli apicoltori del Friuli-Venezia Giulia, ai mitilicoltori in Puglia, ai pastori nelle Marche e ai viticoltori in Liguria, offre uno spaccato dell’Italia produttiva e sostenibile che punta a tutelare la biodiversità alimentare rispettando l’ambiente e il territorio.
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