In epoca Vittoriana il disturbo più comune tra le donne era l’isteria. La cura, secondo alcuni dottori, era la manipolazione genitale fino al raggiungimento dell’orgasmo. Il primo “massaggiatore propulso a vapore” fu costruito nel 1870 e inserito nei cataloghi medici e fu di largo uso tra i medici per curare le donne isteriche.
Chiaramente in quel periodo i dottori si presero volentieri cura delle pazienti, tanche il progresso tecnologico d’allora li portò ad idearne una tipologia ad acqua, fino al 1912 che fu prodotto un dilatatore elettrico che serviva a curare la frigidità.
Il vibratore moderno invece fu brevettato del 1966 da Jon Travel, in pura plastica e a forma di siluro. Il funzionamento era a batteria ed era possibile sceglierne la velocità
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