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Il Presidente incontra gli studenti del Master MMS

di redazione

Calcio Catania: Pochi riescono ad insegnare partendo dai fatti e descrivendo con semplicità i percorsi seguiti e le difficoltà incontrate: il Presidente Pulvirenti ha incontrato oggi i 22 partecipanti al Master in Management Sportivo in corso di svolgimento a Torre del Grifo, testimoniando l’esempio recato dalla parabola di successo del Catania. Idee chiare, coerenza e la capacità di farsi ascoltare propria del vero leader, che non ama proclamarsi tale e gloriarsi di ogni cosa: questi i pregi principali dell’intervento del numero uno rossazzurro, che ha impreziosito il programma delle lezioni del corso accademico d’eccellenza organizzato congiuntamente dal nostro club e dall’Università degli Studi di Catania. Con uno stile di comunicazione diretto ed esaustivo, il Presidente ha trasferito conoscenze importanti ai manager del domani, che hanno beneficiato della preziosa opportunità di comprendere le ragioni di ogni singola decisione del dirigente che ha voluto, creato e diretto il “fenomeno Catania”, ormai consolidato sulla scena nazionale quale modello sostenibile ed intelligente di sviluppo in ambito sportivo.La “Palestra” – Il Presidente ha rievocato i trascorsi a Belpasso ed Acireale, ritenuti utili sul piano formativo, per individuare un modello di funzionamento che conteneva già l’idea da sviluppare ad alti livelli. Un’idea da adeguare poi con l’esperienza, nei presupposti e nelle proporzioni, alle peculiarità della Serie A. Tappe importanti anche per il rispetto del principio di gradualità della crescita.La Centralità dei Ricavi – L’energia che deve caratterizzare lo sforzo della dirigenza – ha lasciato intendere il Presidente – si ricollega necessariamente, nell’ambito di una società sportiva, al budget a disposizione, per la scelta del tipo di progetto, per dosare l’investimento ed ovviamente anche per fissare l’obiettivo. La Serie A moltiplica in misura determinante l’aumento dei ricavi, stimati per il Catania in circa 35 milioni di euro. Attualmente, ha osservato il primo dirigente, è impensabile sottrarre il primato di redditività in tal senso ai diritti televisivi.   I Vantaggi del Centro Sportivo – Tra i fattori di crescita ritenuti più importanti, nell’ottica della crescita, il Centro Sportivo: dà pari dignità a tutti gli atleti, favorisce l’attività strategicamente fondamentale del Settore Giovanile perfino oltre l’aspetto calcistico e consente l’articolazione societaria all’insegna del concetto di specificità delle competenze, secondo una struttura di club evoluta. In tal senso, il Presidente ha anche riepilogato le tappe storiche dello sviluppo delle società sportive, che oggi prospettano non più soltanto l’opportunità ma una chiara necessità dell’apporto dei manager.  Europa? Due condizioni – “Per riuscire ad arrivare in Europa League occorre che si realizzino due condizioni: noi sempre al massimo e la contemporaneità dell’errore di Roma, Udinese e Fiorentina. Dobbiamo essere realisti”.Il Compito del Dirigente – “Il mio concetto del ruolo di dirigente è frutto dell’esperienza: chi dirige deve pensare che a prescindere dal risultato del campo, il lavoro che lo precede è fondamentale”. Sul rapporto tra calciatori e società in generale, il Presidente ha inoltre sottolineato l’esigenza di rendere tutto più funzionale, con appositi interventi di riforma da studiare in Consiglio Federale, alla luce delle nuove esigenze tecniche che nascono dalle rose allargate. La Valenza Tecnica della Società –  Sollecitato da alcune riflessioni sul ruolo di allenatore-manager, il Presidente ha poi sottolineato l’importanza… dell’opposto: “Il Calcio Catania ha una sua valenza tecnica e questa competenza rappresenta un’importante garanzia per l’allenatore, che può e deve limitarsi ad esprimere le sue qualità professionali, non dovendosi occupare di aspetti che invece competono ad una società, ad esempio il calciomercato, adeguatamente strutturata per una simile attività”.Curiosità – Dalle domande sul calciatore più apprezzato umanamente a quelle sui momenti più emozionanti di una gestione di successo, il Presidente ha risposto con grande schiettezza. Mantenendo sempre il sorriso equilibrato di chi, grazie ad una leadership mai rumorosa ed appariscente ma sempre efficace, ha assemblato questo “giocattolo” Catania, divenuto oggetto di studio. 

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