Il posto fisso non lo vuole più nessuno | Comuni, ora prendono le Terze Medie: stipendio da fare invidia ai medici

Per lavorare in Comune non serve il diploma: ecco il bando incredibile

Oggi come oggi, sono molti i cittadini italiani alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, più stabile e soddisfacente del precedente. A partire dalla pandemia del 2020, infatti, molte realtà professionali hanno vissuto difficoltà economiche e produttive anche molto sostanziali, che le hanno costrette a ridurre i ritmi e anche il personale assunto, oppure a mandare qualcuno in cassa integrazione.

Parallelamente, però, la vita ha iniziato a costare sempre di più e quindi sempre più italiani si sono trovati in una reale difficoltà, nel sostenere tutte le spese quotidiane relative ad ogni bisogno personale e dei membri della propria famiglia.

Se anche tu sei convinto che senza laurea o senza diploma oggi non si possa trovare più niente, oggi siamo pronti a farti ricredere: per entrare in Comune e ricevere uno stipendio sostanzioso, infatti, basta il diploma di Terza Media.

Il nuovo bando per entrare in Comune

Ci troviamo nel comune di Castellabate, in provincia di Salerno. Qui è stato indetto un bando per l’assunzione di Collaboratori dei servizi generali in qualità di archivisti, da inquadrare nell’area degli operatori esperti. Per presentare la domanda c’è tempo fino al 2 luglio 2024 e i requisiti non sono affatto stringenti. Oltre al godimento dei diritti politici e civici e l’idoneità fisica all’impiego, è richiesta l’assenza di condanne penali  e l’inesistenza di provvedimenti di destituzione, dispensa dall’impiego o licenziamento presso Pubbliche Amministrazioni per insufficiente rendimento.

In merito agli studi, invece, è sufficiente il diploma di Terza Media per presentare la propria domanda, quindi questa opportunità di lavoro si apre a tutta quella parte della cittadinanza che, per qualsiasi motivo, non ha potuto proseguire gli studi e quindi non possiede un diploma.

Qualche dettaglio in più

L’assunzione prevede un concorso articolato in diverse fasi. La prima prevede una prova scritta, dalla durata massima di 4 ore, che consiste in due quesiti su diverse materie relative alla gestione degli archivi, alla disciplina europea in termini di privacy e comunque ad argomenti specifici del tipo di professione che si andrebbe a svolgere. C’è poi la prova orale sulle medesimi materie oggetto della prova scritta, svolta però con la somministrazione di tre domande: il superamento di entrambe le prove darà una votazione che, con un minimo di 21/30, determinerà l’idoneità all’assunzione.