Il Palermo si accontenta del pari a Empoli

PALERMO – Il Palermo si accontenta e torna dal “Castellani” di Empoli con un pareggio a reti bianche che muove di poco la classifica al termine di una brutta partita sul piano dello spettacolo. E’ comunque un punto che arriva dopo le sconfitte contro Inter e Napoli, anche se resta un po’ di rammarico perché l’impressione è che si poteva osare di più contro un avversario poco brillante, lontano parente della squadra vista all’andata e che non ha mai vinto nel girone di ritorno. Ci sono comunque segnali positivi per il Palermo che mostra maggiore personalità ed è ben messo in campo da Novellino. Funziona il nuovo 4-1-4-1 con Vazquez riferimento avanzato, anche se si sente la mancanza di un uomo incisivo in area di rigore come Alberto Gilardino e in generale sarebbe necessaria maggiore cattiveria e freddezza.
Novellino schiera Sorrentino in porta, difesa con Struna e Pezzella ai lati con Gonzalez e Andelkovic centrali; ancora assente Goldaniga; chiavi del centrocampo affidate a Jajalo, quindi da destra a sinistra Quaison, Hiljemark, Brugman e Trajkovski con Vazquez nel ruolo di punta centrale; resta fuori Gilardino.
Giampaolo risponde con il 4-3-1-2 con Skorupski in porta; Laurini, Costa, Tonelli, rientrato dalla squalifica e Mario Rui in difesa; Zielinski, Paredes e Croce a centrocampo; Saponara nel ruolo di trequartista a supporto di Pucciarelli e Maccarone.
Comincia meglio l’Empoli che mostra abilità nel palleggio e raggiunge con facilità l’area rosanero. All’8′ il primo brivido con un pallone alzato da Saponara, sponda di Maccarone per Pucciarelli, Hiljemark salva in angolo. Al 14′ la risposta del Palermo con un bel cross da destra di Quaison per Vazquez che tra due avversari prova il sinistro, palla alta ma deviata in angolo. Al 18′ cross da sinistra di Trajkovski e colpo di testa di Quaison che Skorupski blocca. Al 26′ torna a farsi vedere l’Empoli: bel suggerimento di prima di Mario Rui in mezzo per Pucciarelli che di testa non trova la porta. Al 32′ tentativo da fuori di Paredes ma Sorrentino fa suo il pallone senza problemi. Velleitario anche il tentativo del Palermo al 38′ con il calcio di punizione di Trajkovski che sbaglia la mira. Problemi muscolari per l’empolese Laurini che al 42′ deve lasciare il campo a Bittante. Al 45′ bella azione del Palermo, corta respinta e palla a Hiljemark che spreca tutto con una conclusione che non è tiro e neppure cross e la palla finisce nella bandierina del calcio d’angolo. Ad inizio ripresa Novellino inserisce Lazaar al posto di Pezzella, protagonista di un brutto avvio, anche se nel finale di tempo era andato meglio. Poche emozioni anche se l’Empoli in tre passaggisi avvicina alla porta, mentre il Palermo è troppo macchinoso. Al 19′ insidioso traversone di Mario Rui, per Pucciarelli, la palla rimpalla pericolosamente su Andelkovic ma poi finisce tra le braccia di Sorrentino. Al 25′ punizione a giro di Trajkovski che finisce alta di pochissimo. Al 26′ la risposta dell’Empoli: cross da destra di Croce e colpo di testa di Maccarone, palla lenta e sopra la traversa. Al 32′ bel dribbling di Vazquez e tiro cross da destra, palla bloccata da Skorupski. Al 33′ il Palermo si divora il vantaggio: cross su punizione di Trajkovski, sponda aerea di Andelkovic di testa per Struna che dall’altezza del dischetto del rigore manda alle stelle. Al 35′ Bentivegna prende il posto di Quaison. L’ultimo cambio al 40′ con Maresca al posto di Brugman.

NOVELLINO “Veniamo da una situazione non bella, meritavamo qualcosa in più, abbiamo tolto all’Empoli il palleggio e la profondità, ma dovevamo sfruttare le occasioni che abbiamo avuto li davanti. Vazquez dice che sono due punti persi? Spero che la sua rabbia ci servirà per le prossime partite. Non era facile contro l’Empoli che gioca insieme da parecchi anni, ma la cosa più importante è che ho visto una squadra, abbiamo qualità, ma è ovvio che bisogna lottare fino alla fine. Sono convinto che possiamo far bene”.
GIAMPAOLO: “Il pareggio è il risultato giusto, abbiamo cercato di fare la partita, ma il Palermo si è difeso bene e i rischi erano più nostri di esporci al contropiede. Abbiamo fatto fatica a trovare spazi, queste partite si risolvono con giocate veloci o agili, altrimenti sbatti nel muro degli avversari, è stata una partita tatticamente difficile”.

Silvia Iacono

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