“Il paese in cui si pagano meno tasse” è a 2 ore da Palermo: l’IMU non esiste nemmeno qui | Il presidente ha deciso di tagliare tutte le imposte qui

Tasse
Tasse – fonte pexels – sicilianews24.it

Questo paese si può praticamente definire “tax free”.

La ricerca di paesi con una fiscalità più favorevole è una tendenza diffusa sia tra le aziende che tra i privati. Il carico fiscale può incidere pesantemente sui guadagni, spingendo imprenditori, professionisti e multinazionali a valutare trasferimenti in nazioni con tasse più basse. Questo fenomeno è noto come “tax shopping”, ovvero la scelta strategica della residenza fiscale o della sede legale in base ai vantaggi offerti dai diversi sistemi tributari.

I cosiddetti paradisi fiscali rappresentano un’opzione attraente per chi cerca un’aliquota ridotta o regimi fiscali speciali. Stati come Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Irlanda o Malta offrono condizioni più vantaggiose rispetto a paesi con imposte elevate. Questo porta molte aziende a spostare la loro sede legale, mentre privati con grandi patrimoni trasferiscono la residenza per ridurre il prelievo fiscale.

Tuttavia, i governi cercano di contrastare queste pratiche attraverso accordi internazionali, come lo scambio automatico di informazioni tra paesi e normative anti-elusione. L’Unione Europea e l’OCSE lavorano per arginare l’erosione della base imponibile, impedendo alle aziende di sfruttare artificiosamente le differenze fiscali.

Nonostante questi tentativi, la volontà di trovare soluzioni per pagare meno tasse rimane forte. L’equilibrio tra legittima ottimizzazione fiscale ed evasione è spesso sottile, alimentando il dibattito su equità e concorrenza fiscale tra nazioni.

Istanbul: un’opzione vicina per pagare meno tasse

L’alta pressione fiscale in Italia, che supera il 40%, spinge molte persone a valutare alternative all’estero. Pagare meno tasse significa avere maggiore libertà economica e più risorse da investire. Tra le destinazioni più vicine a chi vive in Sicilia, e in particolare a Palermo, c’è Istanbul, raggiungibile in appena due ore e mezzo di volo. La Turchia offre un sistema fiscale più vantaggioso rispetto all’Italia, con un’aliquota sulle imprese e sui redditi più bassa. Questo la rende una meta interessante per imprenditori, lavoratori autonomi e investitori.

La tassazione in Turchia varia in base al reddito, ma è generalmente inferiore a quella italiana. Inoltre, Istanbul è un polo economico in crescita, con costi della vita più contenuti e un mercato dinamico. Molti professionisti e aziende scelgono di trasferire la propria attività o di aprire una società nel paese per beneficiare di regimi fiscali più favorevoli. Con la sua posizione strategica tra Europa e Asia, la città rappresenta un crocevia per il commercio e gli affari, offrendo opportunità difficili da trovare altrove.

Calcolo tasse
Calcolo tasse – fonte pexels – sicilianews24.it

Altri paesi con bassa tassazione

Oltre alla Turchia, ci sono diversi paesi in cui la pressione fiscale è notevolmente più bassa. Alcuni, come gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar o il Principato di Monaco, hanno addirittura un’imposta sul reddito pari a zero. Anche in Texas e in Alaska, negli Stati Uniti, non esiste un’imposta statale sui redditi, mentre in molte nazioni europee come Svizzera, Lussemburgo e Repubblica Ceca il carico fiscale è più contenuto rispetto all’Italia.

Molti scelgono di spostarsi per motivi fiscali, cercando un equilibrio tra risparmio e qualità della vita. Istanbul, grazie alla sua vicinanza e ai collegamenti diretti con l’Italia, è una delle opzioni più accessibili per chi vuole ridurre il peso delle tasse senza allontanarsi troppo.