Siracusa è protagonista dell’esperimento firmato Google che vede protagonista il museo archeologico regionale “Paolo Orsi”. Uno tra i più importanti musei archeologici d’Europa, sarà il primo in Sicilia a poter essere ammirato virtualmente. Grazie a un progetto-pilota avviato nel 2013, le sale espositive del museo siracusano potranno essere visitate on line attraverso Google street view.

Basterà un clic per immergersi nella realtà virtuale alla scoperta di alcuni tra i reperti più preziosi della Grecia d’Occidente che sono stati “mappati” e inseriti nel database di Google. Dal cratere di Antimese al Leoncino di giardino Spagna e, ancora, al Lebete di Lentini e all’Efebo di Adrano, statue e vasi simbolo della grande arte greca e romana della Sicilia potranno essere ammirati on line anche grazie a schede descrittive.

Ad eccezione del Medagliere custodito nel caveau del museo archeologico, si potrà passeggiare virtualmente tra le sale espositive e, per la prima volta, visualizzare durante il tour alcuni reperti a 360° visibili nel dettaglio grazie alla tecnologia sofisticata di Google. L’iniziativa è stata curata da Elisa Bonacini (Università di Catania) e Gianfranco Guccione (fotografo di Google) e ha visto la collaborazione dello staff del museo per l’individuazione dei reperti e l’elaborazione del materiale didattico.

Il progetto sarà presentato domani alle 12 nei locali del museo regionale alla presenza dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, del dirigente del Dipartimento regionale, Gaetano Pennino, del direttore del Museo, Gioconda Lamagna, dell’assessore ai Beni culturali, Francesco Italia e dei curatori del progetto. Prevista anche la partecipazione del presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, Giuliano Volpe.