MILANO (ITALPRESS) – Un’intera giornata di confronto e dibattito dedicata al microbiota, intestinale e vaginale: a Milano il 13 settembre la Fondazione Alessandra Graziottin ha riunito la comunità scientifica, medici, ricercatori e addetti ai lavori per approfondire il tema “Microbiota, infiammazione e dolore nella donna”. Il microbiota, ovvero la comunità di microrganismi che si trovano nell’organismo umano, è infatti fondamentale per preservare la salute maschile e femminile. In particolare il microbiota intestinale è modulatore del dolore addominale, viscerale, pelvico e sistemico.“Abbiamo scoperto – ha detto Vincenzo Stanghellini, professore in medicina interna dell’UniBo – che viviamo in simbiosi con una enormità di batteri. Loro regolano salute e malattia, se siamo in accordo con batteri, virus e funghi che vivono con noi, invecchiamo meglio e non ci ammaliamo. Se si altera l’equilibrio, sorgono malattie”. Fondamentale per intervenire all’insorgere di problemi è conoscere il proprio microbiota quando si è in salute.“Siamo abitati da un triumvirato che governa la nostra salute – ha detto Alessandra Graziottin, presidente della Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus e direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele di Milano -. Da un lato il microbiota, dall’altro il cervello viscerale e l’intestino. Il microbioma (ndr. insieme dei microrganismi, dei genomi e delle interazioni che stabiliscono in un ospite) è unico, come lo è l’impronta digitale. Conoscerlo con test appropriati ci dice qual è la nostra identità e salute ottimale, quando stiamo bene. Rivalutarlo poi quando ci sono condizioni patologiche ci aiuta a capire come ripristinare l’equilibrio, con stili di vita sani, alimentazione e con probiotici, amici del microbiota”.Fra le leve per mantenere in salute il microbiota c’è l’alimentazione, come sottolineato da Nicoletta Di Simone, professore di Ginecologia e Ostetricia all’Humanitas University di Milano: “Ciò che introduciamo con gli alimenti influenza la selezione delle popolazioni batteriche che colonizzano il nostro corpo. Con la nutrizione introduciamo elementi che selezionano alcuni ceppi batterici. Un’alterazione del microbiota determina modifiche funzionali in vari organi e tessuti, va fatta attenzione. Ad esempio una dieta eccessivamente ricca di carboidrati seleziona alcuni ceppi che, nel tempo, possono favorire un’alterazione della barriera intestinale e associarsi a problematiche come ad esempio l’obesità”. L’importanza di un equilibrio, in particolare del microbiota intestinale, è stata sottolineata ancora dal professore Stanghellini: “Tutto l’organismo è coinvolto se non c’è equilibrio a livello intestinale. Sorgono malattie dell’apparato digerente, dell’apparato urogenitale, dei polmoni, del cuore, della circolazione. Oggi non è possibile fare la professione medica senza prendere in considerazione il rapporto fra il microbiota e il nostro corpo. L’equilibrio del microbioma è il segreto della salute dell’uomo”.
– foto f03/Italpress –
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