“Il Liberty ha contraddistinto la grande stagione dell’arte e dell’architettura che diede vita a Palermo, in un passato nemmeno tanto lontano, ad una stagione felicissima. Un periodo storico reso anche economicamente florido grazie al contributo di illuminate famiglie di imprenditori mecenati, come quella dei Florio, che trasformarono Palermo in una capitale di imprenditoria e di bellezza, meta ambita per regnanti e imprenditori di livello internazionale. Nulla più del Liberty, che ha avuto in Ernesto Basile il più illuminato protagonista, può rappresentare una nuova leva per l’economia cittadina e per il marketing e la promozione territoriale di una città che, pur tra mille problemi, resta una delle mete turistiche più affascinanti ed emozionanti d’Europa”.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, lancia una sfida ambiziosa dal palco del Teatro Massimo di Palermo – luogo simbolo dell’arte del Basile – dove si è svolto un incontro dibattito sul Liberty a cui hanno preso parte il sindaco Roberto Lagalla; il sovrintendente Marco Betta; Antonella Sorce Basile (archivio Basile); Chico Paladino Florio, erede di Vincenzo Florio; Maurizio Carta, docente universitario di urbanistica; Massimiliano Marafon Pecoraro, docente e storico dell’arte; Eleonora Marrone Basile, docente e conservatrice dell’archivio Basile; Marco Romano, direttore del Giornale di Sicilia; Laura Anello, presidente de “La via dei tesori” e Raffaello Piraino, presidente dell’omonima Casa Museo.
Partendo dall’esperienza di quegli anni e dal sempre crescente interesse per quel periodo storico, ancora adesso fonte di ispirazione per opere letterarie e per prestigiose serie TV, Confcommercio Palermo – che ha da poco chiuso un accordo di partnership con il Teatro Massimo – vuole portare avanti un progetto condiviso di valorizzazione del Liberty e del patrimonio artistico per un suggestivo marketing territoriale che faccia da volano per il rilancio turistico della città e per la sua crescita economica. È stata anche sollecitata l’istituzione di un Museo Liberty a Palermo che, attraverso migliaia di foto, documenti d’archivio e pezzi d’arredamento, racconti al mondo la felicissima Palermo dell’inizio del secolo scorso.
“Vogliamo sfidare i mercati – aggiunge la Di Dio – costruendo quella che amo definire economia della bellezza e della cultura, che sa offrire emozioni e ha le sue leve proprio nella cultura, nella creatività e nella bellezza. La crisi economica ha sostanzialmente modificato i modelli di consumi che devono puntare all’eccellenza: dobbiamo creare valore mediante significati, vendere oggetti che raccontino un’idea, una storia, un’esperienza, un’emozione, guardare al futuro con occhi nuovi”.
“Non poteva che svolgersi al Teatro Massimo un evento che celebra la Belle Époque e che aspira a valorizzarne nel presente la memoria culturale – dice Marco Betta, sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo -. L’iniziativa è stata anche l’occasione per ufficializzare la partnership instaurata tra Confcommercio e la Fondazione Teatro Massimo. Colgo l’occasione per esprimere alla presidente Patrizia Di Dio la mia più viva gratitudine per l’accordo che certamente contribuirà a rafforzare ulteriormente la presenza del Teatro nel tessuto della Città di Palermo. La presenza di Confcommercio tra gli sponsor privati della Fondazione rappresenta un tassello importante nel sostenere l’anima e l’offerta sociale e culturale del Teatro e certamente contribuirà alla sua stabilità e alla realizzazione di nuovi importanti progetti”.
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