il grillo parlante: “La tempesta perfetta del governo Crocetta””

Tra risse, scontri politici, manifestazioni di piazza, montagne di rifiuti, cariche della polizia e qualche colpo d’arma da fuoco (per fortuna in aria) l’assemblea regionale si avvia faticosamente ad approvare bilancio e finanziaria

de “il grillo parlante”

Tra risse, scontri politici, manifestazioni di piazza, montagne di rifiuti, cariche della polizia e qualche colpo d’arma da fuoco (per fortuna in aria) l’assemblea regionale si avvia faticosamente ad approvare bilancio e finanziaria. Per legge la mancata approvazione del bilancio entro il 30 aprile comporta lo scioglimento del parlamento siciliano e quindi il ritorno al voto.

Non credo però che i “nostri” 90 deputati abbiano tanta voglia di tornare a casa e quindi, più o meno rattoppata qualche cosa verrà fuori. E’ difficile azzardare ipotesi, la confusione è alle stelle con una maggioranza ondivaga che traballa come una barchetta in mare aperto. L’ultimo colpo alla già virtuale maggioranza di governo regionale arriva dalla nascita di un nuovo gruppo capeggiato dall’ex MPA ed ora ex UDC Lino Leanza.

Insomma, dopo avere perso per strada i grillini, ora Crocetta si vede sfilare un altro pezzo di maggioranza, mentre continua il braccio di ferro con l’alleato UDC (che vuole aggregare il PDL) e con l’altro alleato PD (che guarda preoccupatissimo alla crescita della “serpe in seno” e cioè il nuovo partito di Crocetta). Che cosa poteva partorire questo caos? Una tempesta perfetta! Ed è appunto quella che sta per abbattersi sulle teste dei siciliani.

Dalla manovra di bilancio, stando alle decisioni delle Commissioni che hanno preparato i testi per l’aula, stanno per arrivare il taglio di tutti gli investimenti, il salvataggio degli stipendi dei precari ed il rinvio di qualunque scelta sulla formazione.

Se ancora qualche siciliano sperava in un futuro migliore, può tranquillamente ricredersi; i precari continueranno a fare i precari (stipendi senza lavoro), i disoccupati continueranno a fare i disoccupati (senza neanche la speranza di un lavoro) ed i partiti continueranno a fare il loro mestiere preferito (trovare il consenso attraverso la spesa pubblica). Insomma peggio di così ….. La tempesta è perfetta.