Uno dei rapporti che dura da più tempo, e con più successo, nel mondo dell’intrattenimento è sicuramente quello fra cinema e gioco. Le tematiche ricorrenti del gioco ispirano da anni i nomi più noti del mondo del cinema, e sono state in grado di fare da sfondo per film divenuti nel tempo delle vere e proprie pellicole iconiche andate a comporre un filone cinematografico a tutti gli effetti, i cosiddetti gambling movie. Che sia per il fascino dei protagonisti, per l’attrazione che esercita l’ignoto o per qualsiasi altro motivo, è un dato di fatto che sul grande schermo siano passate nel corso degli anni un numero veramente considerevole di pellicole che sono state in grado di rappresentare, in modo più o meno diretto e più o meno fedele, il mondo del gioco.

Considerando i giochi più spesso apparsi al cinema non si può che partire da uno dei grandi classici, vale a dire il poker. Proprio il poker è protagonista in una recente pellicola autobiografica come Molly’s Game, uscito nel 2017. Il film riprende la storia di Molly Bloom, sciatrice che come conseguenza di un grave infortunio è costretta ad abbandonare l’attività agonistica. A seguito di alterne vicende finisce per diventare organizzatrice di un giro di partite di poker che vedono fra i giocatori alcuni fra i volti più noti del mondo del cinema, dello sport e degli affari. Non ha bisogno invece di presentazioni La Stangata, classico del cinema con protagonista Paul Newman in grado di vincere la bellezza di sette premi Oscar: un truffatore mette in moto un elaborato piano per vendicarsi di un avversario facendogli perdere l’ultima decisiva scommessa. Al 1989, inoltre, risale un altro film di culto come Rounders, divenuto tale soprattutto grazie alla trama: uno studente universitario, che si mantiene agli studi grazie alla propria abilità nel gioco, deve improvvisamente giocare per saldare i debiti di un amico.

Per quanto riguarda i casinò, invece, proprio questi sono i protagonisti di alcune pellicole iconiche: in queste, oltre ad alcuni fra i più classici giochi da casinò, fanno la loro comparsa situazioni tipicamente connesse all’ambiente del gioco. Non si può fare a meno di citare il film sul casinò per eccellenza, che non a caso ne riprende anche il nome: si tratta di Casinò, film del 1995 di Martin Scorsese. La trama segue le vicende di un abile scommettitore posto a capo di un casinò da una famiglia malavitosa, e del criminale messogli alle spalle da quest’ultima per proteggerlo e contemporaneamente controllarlo. Vicende decisamente meno fosche e più action fanno invece da sfondo alla trama di Casinò Royale, il ventunesimo capitolo della saga di James Bond, l’agente segreto britannico nato dalla fantasia e, almeno in parte, dalla biografia di Ian Fleming. Nel film infatti l’avversario di Bond è Le Chiffre, con il quale il confronto si svolge anche al tavolo verde del fittizio Casino Royale del Montenegro. Era nato senza grosse pretese invece Ocean’s Eleven, film che si rifaceva al classico omonimo degli anni ’60 sia per la trama sia per lo stellare cast corale, che si rivelò invece un vero e proprio successo tanto da essere seguito da ben due sequel.

Le vicende ruotano intorno al piano del protagonista, che consiste nello svaligiare contemporaneamente diversi casinò di Las Vegas con l’aiuto di alcuni complici. A una categoria a parte appartiene invece Rain Man, nel quale il casinò è solo una delle componenti che servono per esplorare il rapporto fra due fratelli, uno dei quali affetto da autismo ma dotato di una memoria prodigiosa che lo aiuta a ottenere risultati sorprendenti nel gioco.Infine, possono essere citati altri due film che dipingono altrettante icone del gioco. In Casablanca, film che non ha certo bisogno di particolari presentazioni, fa la sua comparsa una roulette truccata che il protagonista utilizza, a sua discrezione, per favorire o sfavorire gli avventori del bar che gestisce. Molto più recente è invece 21, film del 2008 basato sulla vera storia del MIT Blackjack Team, un gruppo di studenti universitari che, grazie ad abilità matematiche applicate al conteggio delle carte, fu in grado di vincere ai tavoli di blackjack di numerosi casinò statunitensi a cavallo fra gli anni ’80 e ‘90.