Il Crocetta “furioso” se la prende con tutti e si autoassolve
Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, attacca tutti in un’intervista al quotidiano La Sicilia. Ciò che ha fatto infuriare Crocetta è “una transazione scandalosa” attraverso la Serit Sicilia, oggi Riscossione Sicilia, che “rischia di essere l’unico gabelliere al mondo a fallire”, fatta da Raffaele Lombardo, quando era il presidente della Regione.
“Montepaschi ci ricatta perché vuole 80 milioni che ci ha prestato per comprare delle sue azioni, che non si sa a che ci servivano e adesso se chiedono rapidamente il credito noi dobbiamo far fallire Riscossione Sicilia”, fa sapere il governatore. Il rischio default della società esattoriale siciliana è alle porte, anche se Crocetta si dice pronto “a far di tutto per scongiurarlo”, ma dopo “aver denunciato tutto ai magistrati”.
Il governatore attacca quella che lui definisce la “massoneria finanziaria”, non risparmia il ministro alla Sanità, Beatrice Lorenzin (“a Roma ce l’hanno con me perché ho bloccato la lobby del farmaco?”), ma neppure i sottosegretari Giuseppe Castiglione (“sull’Eni smentisce il suo stesso governo”) e Davide Faraone “è estraneo alla Sicilia”); i responsabili della morte di Nicole “li licenzio tutti”; il Nuovo centrodestra in Sicilia “hanno avuto una logica di destabilizzazione nei confronti del governo regionale”; la parte di classe dirigente isolana,“così stupida, di coglioni che dicono no a tutto, la quale vorrebbe che la Sicilia campi d’aria”. Un Crocetta al vetriolo che si definisce “più renziano dello stesso Renzi.
Accerchiato da più parti e scaricato dal suo stesso partito, il Presidente se la prende con il mondo intero, senza sentire il bisogno di un minimo di autocritica nemmeno di fronte ai disastri e alle bocciature accumulate su tutti i fronti.