Il CgA dà ragione a Pippo Gianni: il seggio Ars spettava a lui

Il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) ha accolto il ricorso presentato da Pippo Gianni, che dunque si vede riconosciuta la titolarità del seggio Ars conteso con Pippo Gennuso e relativo alla precedente legislatura (chiusasi nel 2017). Un riconoscimento formale e non sostanziale visto che Gianni non avrà comunque diritto alle indennità relative al periodo nel quale non ha potuto esercitare il suo mandato.

Il ricorso era mirato contro l’ufficio elettorale del collegio di Siracusa per chiedere l’annullamento delle operazioni di voto in otto sezioni di Pachino e Rosolini (provincia di Siracusa) e la revoca di tre precedenti sentenze del Cga.

Tutto parte da un ricorso presentato al Tar nel quale si contestava la validità del risultato elettorale per alcuni irregolarità che avrebbero favorito Gianni ai danni di Gennuso (distanziati da pochissimi voti). Il Tar aveva dichiarato il ricorso inammissibile, ma nel contenzioso si inserisce poi la vicenda che ha visto coinvolto il presidente del Cga Raffaele De Lipsis, accusato di corruzione per avere favorito Gennuso, che ha poi patteggiato una pena a due anni e sei mesi di reclusione (sospesa) con interdizione dai pubblici uffici.

Alla luce di quelle vicende i giudici del Cga presieduti da Rosanna De Nictolis, estensore Sara Raffaella Molinaro, hanno revocato le sentenze del Cga del 2014 e dichiarato nulle la consultazioni che aveva ribaltato l’esito delle elezioni, dichiarando nulla l’elezione di Gennuso e accogliendo le tesi di Pippo Gianni.

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