di redazione
Il Calcio Catania fa sapere che: Llama a sinistra Il 4-3-3 non si tocca, Montella la pensa così, il Catania è da tempo maturo per esportare il suo modulo preferito nelle gare casalinghe; Terracciano è confermato in porta, sulla linea di difesa Bellusci scala al centro al posto dello squalificato Legrottaglie, con lui Spolli, sulla destra va Motta e a sinistra Marchese, in mezzo al campo Lodi Seymour e Biagianti, in avanti Bergessio Gomez e Llama, piazzato a sinistra. Sulla panchina opposta il tecnico rossoblù Ficcadenti fa cadere la scelta sui seguenti uomini: Avramov, Pisano Canini Astori, Agostini Nainggolan Conti Ekdal, Cossu Pinilla Thiago Ribeiro, 3-4-3 per il Cagliari.Puniti al primo affondo Il Catania comincia bene la sfida, il piglio è quello giusto, i rossazzurri fanno girare velocemente il pallone e già al 4° Gomez prova i riflessi di Avramov con un sinistro dal limite; al 5° occasionissima per Bergessio, Marchese da sinistra sforna un cross al bacio per la testa dell’attaccante che stacca solo ma spedisce incredibilmente a lato allargando troppo la mira da distanza ravvicinata. Dopo le fiammate iniziali la partita si ferma su ritmi più blandi, il pallino del gioco passa nelle mani del Cagliari che però manovra lentamente e appare spuntato in avanti, i rossazzurri invece rimangono corti e ordinati in attesa di piazzare la zampata in contropiede. Quasi inaspettatamente al 20° arriva il gol del Cagliari, prima Pinilla ha sul destro un ottimo pallone che ‘strozza’ in diagonale ma poi sugli sviluppi dell’azione Thiago Ribeiro trova il varco in mezzo ad una selva di gambe per bruciare Terracciano sul primo palo, 1-0! Il Catania reagisce subito di nervi con una girata di Bergessio centrale, poi col passare dei minuti invece i rossazzurri diventano più manovrieri ma meno pungenti. Al 40° un cross sballato di Seymour sfiora la traversa sulla testa di Avramov, al 42° invece il Cagliari potrebbe raddoppiare con Astori di testa, sulla linea di porta salva Lodi.Ibarbo infermabile La ripresa si apre con gli stessi uomini del primo tempo ma subito dopo un palo di rimpallo del Cagliari su tiro di Conti, è già tempo di cambi in casa di Catania: dentro Lanzafame e fuori Gomez. Al 9°st Marchese prova un tiro al volo, bella l’esecuzione ma alta. In questa fase è il Catania a far gioco e il Cagliari a cercare le ripartenze, i rossazzurri però non riescono a stringere d’assedio gli avversari; l’occasione clamorosa è al 21°st quando prima Bergessio e poi Lanzafame ad un passo dalla porta non riescono nella zampata vincente permettendo ad Avramov di chiudere in disperata uscita. A metà ripresa Montella si gioca il tutto per tutto, prima inserisce Suazo, al ritorno in campo dopo il lungo stop, al posto di Biagianti e successivamente Catellani per Llama colpito da crampi; 4-2-4 per il Catania. Il Cagliari risponde con Ibarbo per Thiago Ribeiro, chiaro l’intento di Ficcadenti di sfruttare al velocità della sua ‘gazzella’ negli spazi larghi della metà campo rossazzurra. Purtroppo la carta giocata dal tecnico rossoblù ha effetti devastanti, infatti prima Ibarbo vola a sinistra e serve a Pinilla il più facile dei palloni da mettere in porta, 2-0, e poi nel finale con un’altra sgroppata irresistibile si procura anche l’occasione per il 3-0. Il Catania già sul 2-0 faceva fatica a riprendersi e non dava l’impressione di poter riaprire l’incontro, prima del definitivo terzo gol Canini e Pinilla avevano già rischiato di allargare il vantaggio rossoblù. A Trieste finisce con una brutta sconfitta che il Catania deve dimenticare in fretta, l’occasione è proprio il derby di sabato sera a Palermo, partita nella quale i ragazzi di Montella non vorrano certo fare brutta figura.di Orazio Cutrona
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