Il Cagliari piega la Roma 3-2 e respira aria di salvezza
CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Cagliari batte la Roma per 3-2 e guadagna tre punti importanti in ottica salvezza. Decidono le reti di Lykogiannis, Marin e Joao Pedro, che regalano ai sardi il terzo successo consecutivo. Sono tre le gare senza vittorie invece per una Roma molto “rimaneggiata”, che pensa alla Europa League ma che ora ha solamente 3 punti di vantaggio sul Sassuolo e non può dare per scontato il settimo posto (che vale l’accesso alla Conference League).
Dopo alcuni minuti di studio, il punteggio cambia già al 4′. Nandez sfonda sulla fascia destra e crossa in mezzo, dove Joao Pedro addomestica la sfera di tacco propiziando l’intervento di Lykogiannis, bravo ad anticipare tutti e battere Pau Lopez. La Roma prova a reagire, ma nonostante il 70% del possesso palla fatica a scardinare la retroguardia dei padroni di casa, che si chiudono a protezione del vantaggio e concedono poco. Al 17′ ci prova Carles Perez: il suo tiro, però, termina a lato. Dieci minuti dopo lo spagnolo aggiusta la mira e trova il pareggio.
Premiato dall’imbucata di Pellegrini, il numero 31 colpisce il palo ma sulla respinta si fa trovare pronto e deposita in rete. Prima del duplice fischio di Irrati c’è ancora tempo per un’occasione per parte: al 32′ Pau Lopez respinge in tuffo su Joao Pedro, mentre pochi minuti dopo Fazio ci prova di testa chiamando Vicario ad una grande parata. Nella ripresa, il canovaccio tattico non cambia ed è sempre la Roma a cercare di manovrare. Gli errori in fase difensiva, però, sono davvero troppi ed il Cagliari ne approfitta. Al 57′ Simeone recupera palla dopo un rinvio sbagliato da Mancini e serve Marin, che trafigge Pau Lopez con una conclusione dal limite. Al 64′ è invece Joao Pedro a staccare di testa indisturbato sul primo palo, firmando il 3-1. La Roma accorcia le distanze al 69′ con Fazio, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo torna al gol in Serie A dopo tanto tempo. A seguire i giallorossi non riescono, però, a completare la rimonta e lasciano la Sardegna Arena a mani vuote.