Il boss Guttadauro torna in cella, dai domiciliari comunicava con l’esterno

Torna in carcere Giuseppe Guttadauro, 70 anni, detto “il dottore”, ex primario dell’ospedale Civico di Palermo ed esponente di spicco di Cosa nostra, coinvolto in passato nell’inchiesta sulle talpe alla Dda in cui fu indagato l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro e accusato di fare parte della famiglia di Roccella”

Lo scorso 12 febbraio a conclusione di un’attività investigativa condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dal Procuratore aggiunto Paolo Guido e dai Pm Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, Guttadauro era stato posto ai domiciliari poiché ritenuto responsabile di in un maxitraffico di droga. Guttadauro avrebbe organizzato un commercio di con l’estero, finanziato da alcuni palermitani, aprendo un canale per l’acquisto di cocaina con il Sud America e con un albanese per il rifornimento di hashish.

L’organizzazione avrebbe potuto contare su un assistente di volo, in rapporti con Guttadauro, che avrebbe dovuto trasportare 300 mila euro in Brasile nel momento in cui il carico di droga dal Sud America fosse arrivato in Olanda.