Il 24 maggio funerali di Stato per Rizzotto con Napolitano a Corleone
Palermo, 14 mag. – Il 24 maggio si terranno a Corleone (Palermo) i funerali di Stato alla memoria del sindacalista della Cgil Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia, alla presenza del presidente della …
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di redazione
Palermo, 14 mag. – Il 24 maggio si terranno a Corleone (Palermo) i funerali di Stato alla memoria del sindacalista della Cgil Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia, alla presenza del presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano, rispondendo a Susanna Camusso e al nipote Placido Rizzotto, ha accolto il loro invito a partecipare alle esequie che saranno solenni, come deliberato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo scorso.
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Napolitano nella lettera di risposta si dice ”lieto” di accogliere l’invito. Il 23 maggio sara’ a Palermo per partecipare alle iniziative della fondazione Falcone nel ventennale della strage di Capaci. E il giorno successivo, in ”in ideale continuita”’, si celebreranno i funerali di Placido Rizzotto a Corleone, ”unendo cosi’ – ha spiegato Napolitano – nell’omaggio e nella memoria tutte le vittime della criminalita’ organizzata”.
”Si tratta di un evento di assoluta importanza – dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Cala’ – che, dopo aver accolto i funerali di Stato, la massima autorita’ in rappresentanza di questo Paese vi partecipi. E’ un segnale di rilievo sia per i caduti contro la mafia, per la liberta’ e per la democrazia, ma anche e soprattutto nei confronti di una figura come Placido Rizzotto, che viene dal mondo del lavoro. Questi funerali per noi diventano, come ha giustamente sottolineato il presidente – prosegue – non sono solo i funerali di Rizzotto, ma delle decine di sindacalisti caduti nel contrasto alla mafie, per i diritti del lavoro e per la salvaguardia della liberta’ e della democrazia. Il 24 maggio diventa una data storica e di mobilitazione della Cgil – conclude Cala’ – per onorare i funerali di Placido Rizzotto come del resto la stessa Cgil ha fatto in tutti questi anni in cui siamo stati gli unici assieme alla famiglia a chiedere verita’ e giustizia e la salvaguardia della memoria”.