I-design a Palermo. Torna per la VII edizione I-design, la manifestazione, curata da Daniela Brignone, che ogni anno richiama a Palermo designer e aziende per presentare le novità del settore. Inserita nei programmi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e Manifesta 12Collateral e con una partnership speciale con Matera Capitale Europea della Cultura 2019, I-design ha promosso nel corso dell’anno diversi eventi di anteprima e culminerà, tra il 25 ottobre e il 4 novembre, nella nota design week.
“Beyond borders. Utopias move people!” è il tema scelto per questa edizione che pone l’accento su un design senza confini, riflesso delle contaminazioni e della globalizzazione, il cui pensiero utopico fa leva sul recupero della genuinità e delle tradizioni di ogni luogo, degli elementi rituali, simbolici, culturali e storici che, riattualizzati anche con l’applicazione di tecnologie, ne trasmettano l’essenzialità, il profumo dei materiali naturali, il valore atavico. Un imperativo che ci si pone nel momento in cui inizia a perdersi il senso identitario dei luoghi e delle cose.
In virtù di un accordo tra Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e l’APT Basilicata per Matera Capitale della Cultura 2019, si è realizzato uno scambio tra le design week delle due città. E infatti, Fucina Madre di Matera sarà ospite d’onore di I-design, presentando una produzione di 26 artigiani e designer lucani e mettendo in luce i punti di contatto tra la Basilicata e la Sicilia legati alla cultura e alla creatività. APT e Fucina Madre sono anche i promotori di Paesaggio sonoro, due spettacoli di musica e poesia lucana che esaltano le tradizioni popolari e suoni antichi.
Un importante partenariato è quello sviluppato con la Venice Design Week che nel 2018 ha iniziato a produrre nuove strategie per la circolazione di idee, progetti e designer. Anita Cerpelloni, Giovanni Di Vito (Vitruvio Design), Anna Fanigina (Verba) e Rita Martinez sarannoospiti dello Spazio Centrotré e del negozio Cuccì in via Principe di Belmonte, mentre una piccola selezione di Verba, dedicata all’archeologia greca, troverà collocazione nella sezione archeologica di Palazzo Ajutamicristo.
La stessa via Principe di Belmonte sarà la sede di un progetto site specific. Ground Action si configura come un atelier di ricerca “on site” e “open air” volto a innescare i processi di rivalutazione di siti, rivendicando il valore performativo dell’azione nello spazio pubblico e nel paesaggio. L’esperienza del workshop prevede un’attività formativa sul campo che coinvolgerà attivamente tutti i partecipanti in modo diretto e personale. Curato da Maria Gabriella Pantalena e da Sergio Sanna e promosso dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, Ground Action intende proporsi come primo passo per la progettazione condivisa e continua dell’area.
Nella stessa via, i designer siciliani Giovanni Lo Verso e Salvatore Scherma esporranno le proprie produzioni rispettivamente presso lo Spazio Centotré e Spinnato.
Designer e di artisti che operano sui temi del design saranno gli autori di installazioni sui temi ambientali o legati alla storia culturale della Sicilia o, ancora, ripercorrono spazi della memoria. Rosa Vetrano con “Vuoto a perdere” sottolinea gli effetti nefasti dell’inquinamento architettonico sul benessere umano, sociale e ambientale.
Sempre attenta ai temi ambientali, la Vetrano utilizza il cono simbolicamente, elemento legato alle forme abitative, nonché simbolo di armonia ed equilibrio. Sugli stessi temi, ma con differenti mezzi e simbolismi, si muove Giuseppe La Spada, autore di “Fluctus”, un’installazione che rappresenta una grande onda nera, evocatrice di decadenza, umana e spirituale, di un mare sempre più inquinato ed auspica un cambiamento collettivo che ricucia il rapporto con la Natura. L’installazione, curata da Daniela Brignone e Lucia Gitto, è accompagnata da un video e da una performance di Alessia De Mariano arricchita dai suoni di tamburi, che enfatizza la semantica dell’opera, immergendo lo spettatore in un’esperienza sensoriale.
Dario Denso Andriolo progetta per la Chiesa dello Spasimo un’installazione che trae ispirazione dal capolavoro di Raffaello “Lo Spasimo di Sicilia” realizzato per la Chiesa. Un’opera quella di Andriolo, a cura di Luisa Montaperto, che è una rievocazione della forma del corpo sofferente del Christus Patiens, attraverso un incrocio destrutturato di bianchi volumi e sarà visitabile presso la chiesa soltanto nella serata di giovedì 25ottobre. Una proiezione video e una performance completano il progetto.
Un’installazione apparentemente ironica è quella che Alfonso Leto presenta in occasione di I-design: “Screensaver” propone un piccolo contesto familiare in cui un televisore acceso e velato da un ricamo all’uncinetto richiama la visione parziale e obbligatoria per una rilevante quantità di donne dei paesi islamici in cui vigono prescrizioni penalizzanti e discriminatorie. Pone, altresì, domande sulla visione del mondo e sul consumo mediatico della stessa.
L’artista rumena Raluca Andreea Hartea lavora sui temi della multiculturalità proponendo storie audio-registrate ascoltabili attraverso l’attivazione di codici QR, raccontate da persone di diversa etnia che abitano nella città di Palermo, per approfondire e stabilire un legame invisibile ma necessario per conoscere il futuro della città. L’esposizione è curata da Fortunato D’Amico.
Uno spazio è dedicato come ogni anno anche ai bambini. Al Museo Riso è in programma il divertente workshop “Tutti sulla lapa” ispirato ai temi della cultura siciliana e rivolto ai bambini in età prescolare. Il laboratorio è frutto del lavoro degli allievi Alessio Barbera e Giorgia Bonanno all’interno del laboratorio di tesi in Design condotto dal professore architetto Ivan Agnello all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
I-design nel 2018 ha ampliato il proprio comitato scientifico che annovera adesso, insieme ad Ivan Agnello (docente Accademia di Belle Arti di Palermo), Gianni Di Matteo (docente Accademia Abadir di Catania), Francesco Miceli (presidente Ordine degli Architetti di Palermo), Gianni Pedone (designer e docente Accademia di Belle Arti di Palermo) e Viviana Trapani (professore associato Disegno Industriale, Università di Palermo), anche Enzo Fiammetta (Museo delle Trame Mediterranee – Fondazione Orestiadi), Lucia Gitto (esperta di landscape design), Clara Minissale (esperta di food), Francesco Monterosso (esperto graphic design), Maria Gabriella Pantalena (ordine degli Architetti della Provincia di Palermo). Collabora con I-design il Comitato dei giovani coordinati da Ombretta Zora, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
I-design è patrocinata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dall’Assessorato Beni Culturali della Regione Sicilia, dal Comune di Palermo e dal Museo Riso. Ospiti della manifestazione sono Fucina Madre, promossa dall’APT Basilicata, e Venice Design Week. Partner sono: Università degli Studi di Palermo, Accademia di Belle Arti di Palermo, Ordine architetti della Provincia di Palermo, ANCE Palermo, Fondazione Orestiadi, Consorzio Universitario ARCA, Amici dei Musei Siciliani, AISA, Casa Florio, Spazio Centotre. Sponsor della manifestazione è Alu Systems.
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