Infarto e ictus sono le malattie cardiovascolari più diffuse. Ma oggi la prevenzione c’è e si può migliorare. A Palermo il prossimo 21 e 22 febbraio si terrà una duegiorni per i cardiologi con un convegno dal titolo “Dalle linee guida alla pratica clinica” al Grand Hotel in piazza Borsa. Ogni anno le malattie cardiovascolari uccidono più di 4,3 milioni di persone in Europa. In Italia rappresentano ancora la principale causa di morte, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare l’infarto è la prima causa di morte nel nostro Paese, (con il 28% dei casi), mentre l’ictus è al terzo posto con il 13%, subito dopo i tumori.
Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa di fatto un malato cronico. La malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici per il paziente e la società. In Italia la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille (dati Istat). Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34 del prodotto interno lordo), è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare (Relazione sullo stato di salute del Paese, 2000). Negli ultimi anni, però, la ricerca scientifica ha compiuto notevoli passi in avanti, offrendo ai medici nuovi strumenti per la prevenzione e cura di alcune delle malattie cardiovascolari più diffuse e mortali, come infarto, ictus e scompenso cardiaco. I nuovi farmaci e le terapie alternative, approvate dalla comunità scientifica europea lo scorso anno, saranno presentati a Palermo, nel corso del simposio nazionale di Cardiologia “Dalle Linee Guida alla Pratica Clinica”, organizzato dall’Unità Operativa di Cardiologia della Casa di Cura Torina.
“Oltre alle nuove terapie per la prevenzione e cura dell’infarto e dell’ictus e alla presentazione dei farmaci recentemente messi in commercio, come gli antiaritmici e i nuovi anticoagulanti – spiega Maria Catena Sardo, responsabile del reparto di Cardiologia della Casa di Cura Torina e membro del Comitato scientifico – ampio spazio verrà dato anche alla prevenzione della morte improvvisa e al trattamento della fibrillazione atriale con l’innovativa terapia ablativa”.
L’applicazione consapevole delle Linee Guida al “mondo reale” dell’assistenza medica, traduce in vantaggi concreti tutto ciò che il progresso scientifico ha reso disponibile, con ovvie ricadute positive sia sul singolo paziente che sull’intero sistema sociale ed assistenziale.
“Obiettivo del congresso – precisa Domenico Di Franco, aiuto del reparto di Cardiologia della Casa di Cura Torina e membro del Comitato organizzativo – è infatti la “rilettura” e presentazione di alcune fra le più importanti Linee Guida in ambito cardiologico, presentate da docenti esperti nei singoli settori”.
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