Iacolino da Commissario Hahn per finanziamenti UE ad Augusta e Termini Imerese
“Confidiamo nella concretezza del Commissario agli Affari Regionale Hahn per scongiurare, ancor prima del 30 giugno, il blocco dei cofinanziamenti comunitari per la realizzazione in Sicilia di grandi infrastrutture”.
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di redazione
“Confidiamo nella concretezza del Commissario agli Affari Regionale Hahn per scongiurare, ancor prima del 30 giugno, il blocco dei cofinanziamenti comunitari per la realizzazione in Sicilia di grandi infrastrutture contenute nella cosiddetta Scheda Grandi Progetti che rischiano di non potersi realizzare a causa degli imperdonabili ritardi del Governo regionale nell’adeguare i progetti alle prescrizioni della Commissione Europea e per l’ipotesi che possano essere “aiuti di Stato” in violazione della concorrenza.
A rischio, secondo la Commissione Europea, non vi sarebbero soltanto il progetto di sviluppo e completamento del porto commerciale di Augusta, l’interporto di Termini Imerese, il raddoppio della Catania – Ragusa e la realizzazione di alcuni porti turistici, ma anche altre infrastrutture essenziali per la crescita della Sicilia.
Rappresenteremo al Commissario Hahn l’importanza della realizzazione delle opere nell’area industriale di Termini Imerese e del completamento del grande hub portuale di Augusta che oltre ad essere di vitale importanza per quell’area valorizzerebbe la centralità della Sicilia nel Mediterraneo per realizzare quella piattaforma della Sicilia Sud Orientale – individuata nella pianificazione regionale attraverso l’interconnessione con il porto di Catania, l’interporto di Catania Bicocca – che consentirebbe di ampliare e sviluppare il flusso delle merci nella regione euro-mediterranea e il rafforzamento del ruolo dell’Aeroporto di Catania. Non serve piangere sul latte versato, ma occorre rimboccarsi le maniche ed una strategia dell’emergenza che garantisca il rapido completamento dell’istruttoria e l’approvazione europea dei progetti.
Chissà se Lombardo – prima dell’auspicato passo d’addio al Governo della Regione siciliana – possa avere quel sussulto di dignità per ammettere che quando diceva che non un euro si è perso dei finanziamenti si sbagliava clamorosamente ed il tempo scaduto possa riconoscere la responsabilità del fallimento del suo governo”.