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I Maneskin vincono il festival di Sanremo

SANREMO (ITALPRESS) – “Zitti e buoni” dei Maneskin vince il 71° Festival di Sanremo. Per il gruppo la vittoria coincide con l’esordio all’Ariston. Hanno battuto nella terna finale la coppia Francesca Michielin-Fedez, secondi classificati ed Ermal Meta terzo.

Va a Willie Peyote con il brano “Mai dire mai (La locura)” il Premio della Critica Mia Martini – Sezioni Campioni. Colpaesce Dimartino con “Musica Leggerissima”, invece, si aggiudicano il Premio Lucio Dalla, assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web.

La serata, patriotticamente, si è aperta con l’esecuzione dell’inno di Mameli da parte della banda della Marina Militare.
Con Amadeus sul palco l’immancabile Fiorello, che riceve il “Premio di Citta’ di Sanremo”, “perché senza di lui il Festival non avrei potuto farlo”.
E’ il premio più bello della mia carriera, lo dedico a tutti quelli che hanno lavorato affinché il Festival arrivasse alla quinta puntata. E’ il nostro premio”, dice lo showman siciliano che, durante la serata, aveva chiesto un applauso per le maestranze; omaggiato Little Tony, che oggi avrebbe avuto 80 anni, cantando un medley dei suoi pezzi piu’ famosi indossando un giubbotto di pelle rossa con frange oltre a non risparmiare l’ironia.

Ricollegandosi alla dichiarazione di Amadeus che ha escluso la possibilita’ di tornare come direttore artistico e conduttore il prossimo anno, Fiorello ha fatto un in bocca al lupo a chi arrivera’ il prossimo anno. “Vi auguro che questa platea deve essere piena di gente: la’ sopra, in mezzo all’orchestra. Ci deve essere tanta gente fuori dall’Ariston, milioni di persone, ospiti internazionali… ma deve andare malissimo. Voglio vedere chi si prende questa patata bollente!”, ha detto lo showman rispondendo indirettamente alle polemiche sugli ascolti.

Ibra nell’ultimo suo intervento riassume la sua storia in un monologo. «Perché Zlatan è venuto qui? Perché gli piacciono le sfide, se non fai sfide non cresci. Ho giocato 945 partite e ne ho vinte tante, ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti ma ne ho anche perso qualcuno, ho vinto tantissime Coppe e ne ho perse. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Ho fatto più di 500 gol, ne ho sbagliato qualcuno. Il fallimento non è il contrario del successo, ma una parte del successo. Fare niente è il più grande sbaglio. L’importante è fare ogni giorno la differenza: impegno, dedizione, costanza, concentrazione».

In tema sportivo arrivano anche Federica Pellegrini e Alberto Tomba che da testimonial di Milano-Cortina 2026 approfittano dell’Ariston per presentare due diversi loghi per l’Olimpiade invernale e lanciare il sondaggio per sceglierne uno. Tante le donne che passano dal palco. C’è un’immensa Ornella Vanoni, che arriva sotto braccio a Fiorello. Ospiti della serata sono stati Umberto Tozzi con un medley delle sue canzoni, Riccardo Fogli, Michele Zarrillo e Paolo Vallesi per Sanremo Story, Dardust e gli Urban Theory. (italpress)

Redazione

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