Hola, la cucciola di lanciata da un’auto lo scorso 13 aprile a Menfi (AG) e rimasta cieca, molto probabilmente per i traumi riportati, è stata ufficialmente adottata. Ma come aveva richiesto l’Oasi Ohana (il rifugio fondato sei anni fa da Chiara Calasanzio a Santa Margherita di Belice) che l’ha salvata dalla strada, insieme a Hola la famiglia adottante ha preso con sé anche Micia, la gattina recuperata per strada che è diventata l’amica del cuore di Hola: le due sono ormai inseparabili e dividerle sarebbe stato crudele. La coppia di amichette partirà il 24 agosto per Osnago (Lecco), dove ad attenderle ci sarà la loro nuova mamma, Paola.
Il percorso che ha portato all’adozione non è però stato semplice: vista da delicatezza della situazione, nonché la grande responsabilità nei confronti di una cagnolina che ha già tanto sofferto per colpa della brutalità umana, l’Oasi è stata estremamente selettiva e rigida nei controlli per affido, tanto che le prime cinque richieste di adozione, dapprima selezionate, sono state successivamente bocciate per alcune criticità emerse in un secondo momento, sempre però prima che la cagnolina e la sua amica gattina partissero (proprio per questo sono verifiche che vengono fatte PRIMA della partenza).
I controlli pre affido prevedono infatti una valutazione, da parte di volontarie esperte, delle condizioni familiari e logistiche in cui verrà inserito l’animale: dal tipo di abitazione al nucleo familiare, dal lavoro degli adottanti alla disponibilità di tempo da destinare ai pets. Solo quando ci sono tutte le condizioni necessarie gli animali possono finalmente partire.
Grande merito va dato alla volontaria Francesca Orsini, di Menfi, che si è fatta personalmente carico di Hola e Micia e le ha tenute con sé fino ad oggi, a casa sua, curandole come se fossero due bambini piccoli a cui insegnare tutto e, nel caso di Hola, aiutarla a scoprire un mondo che non può vedere ma solo percepire. Un grazie speciale anche a Erminia Beltramini che ha curato la delicata fase del preaffido.
La piccola Hola era stata ritrovata al centro della carreggiata di una stradina di campagna da un passante, che aveva subito allertato Chiara Calasanzio. Quando era stata soccorsa aveva ancora gli occhi chiusi e il veterinario aveva dovuto somministrare dell’antidolorifico perché manifestava male in ogni parte del corpo. La posizione, il tipo di escoriazioni e il dolore, anche per il medico, confermavano l’agghiacciante dinamica del lancio dal finestrino di un’auto. Nei giorni successivi Hola aveva manifestato anche ripetute crisi convulsive, anche molto violente, legate a presunti ematomi nel cervello ancora in via di riassorbimento.
Poi aveva iniziato a mangiare e la situazione si era stabilizzata, fino al verdetto veterinario che aveva confermato la sua cecità e l’irreversibilità della situazione.
In quei giorni, mentre Hola era ancora a rischio di vita, Chiara aveva accolto in casa una gattina, anch’essa raccolta dalla strada pochi giorno dopo la nascita e anch’essa, inizialmente, con problemi cognitivi. Le due erano state messe nello stesso spazio per tenersi compagnia. Nessuno poteva però immaginare che tra le due cucciole sarebbe nata un’amicizia così forte e indissolubile.
Ora, per loro, inizia un nuovo capitolo della loro vita insieme.
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