Hashish sequestrato ad Agrigento. Quattro chili sotto chiave. Un fiume di “roba” che si sarebbe riversato nelle vie della movida. Decapitata la filiera dell’hashish. Sei persone in manette, di cui tre palermitani.
“Siamo venuti a mangiare una pizza ad Agrigento…”. Sono state queste le prime parole che si sono sentiti dire i carabinieri da tre palermitani fermati in una delle vie del centro storico cittadino, per giustificare la loro presenza in compagnia di altri tre agrigentini. Ma il loro eccessivo nervosismo ha insospettito i militari ed ha fatto scattare più approfonditi controlli e numerose perquisizioni, sia in abitazioni, sia sulle loro autovetture. Alla fine, i Carabinieri sono riusciti a fare luce sulle relazioni esistenti fra i sei soggetti, riuscendo, in un colpo solo, a disarticolare un’intera filiera di approvvigionamento dello stupefacente. A partire da coloro che lo hanno trasportato in città, fino a chi era pronto a riversarlo nelle piazze della movida agrigentina.
Scavando anche a mani nude nel giardino di una delle abitazioni frequentate dal gruppetto, i Carabinieri sono infine riusciti a far saltare fuori oltre 4 chili di hashish, suddivisi in vari panetti. In più, i militari si sono accorti di un fulmineo passaggio di mano di quasi 5.000 euro in contanti. Anche questi sequestrati. Impensabili i nascondigli utilizzati: infatti i carabinieri hanno trovato una parte dello stupefacente sotterrato nel fango, in un terrapieno dell’abitazione di uno dei fermati; un’altra parte era nascosta dentro un sacchetto per la spesa che i giovani avevano con sé proprio al momento del controllo su strada.
Sono scattate, pertanto, le manette nei confronti dei sei individui bloccati in flagranza, tutti di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che ora dovranno ora rispondere di “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”. Tre sono palermitani. Lo stupefacente, al dettaglio, avrebbero fruttato oltre 40.000 euro.
L’operazione rientra in una forte intensificazione del contrasto al traffico di stupefacenti, disposta dal Comando Provinciale di Agrigento. Negli ultimi tre mesi, sono stati numerosi i blitz effettuati, come numerosi pusher finiti in manette. Vasta anche la varietà dello stupefacente. Dal “fumo”, all’”erba”. Ma anche pericolosa cocaina e, ultimamente, il ritorno dell’eroina.
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