Hashish, furto di energia e soldi falsi: arrestati due palermitani

Hashish, furto di energia e soldi falsi: arrestati due palermitani. La polizia ha fermato a Sant’Erasmo Sinibaldi Balestrieri, 70 anni, e Dionisio Mertoli, 27 anni, accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, furto di energia elettrica e detenzione di banconote falsificate.

I poliziotti del commissariato Oreto-stazione, impegnati nel consueto servizio di prevenzione e controllo del territorio, transitando nei pressi di piazza Marina hanno notato un ciclomotore con alla guida un uomo anziano che procedeva in modo irregolare, zigzagando vistosamente, per poi rallentare repentinamente alla vista della volante, quasi a voler capire le intenzioni dei poliziotti.

Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, gli agenti hanno deciso di bloccarlo per sottoporlo ad un controllo. Durante le fasi successive, questi ha mostrato un forte stato di agitazione ed insofferenza, come se volesse nascondere qualcosa. All’interno del sotto sella del ciclomotore nascondeva due “panetti” di hashish, del peso complessivo di quasi 200 grammi.

Alla luce dei fatti, gli agenti hanno deciso di effettuare una perquisizione anche alla sua abitazione, in zona Sant’Erasmo, al cui interno era già presente Mertoli. Qui, grazie anche al fiuto infallibile del cane antidroga Asko, occultata nella dispensa della cucina, gli agenti hanno rinvenuto altra sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi.

Hashish, finge malore e getta droga nel water

Durante le operazioni, fingendo un malore, Balestrieri si è recato in bagno ed ha tentato di gettare nel water tre dosi confezionate di droga. Lo stratagemma non è sfuggito agli agenti, che ne hanno interrotto l’esecuzione, recuperando la sostanza.

All’interno dell’appartamento, oltre allo stupefacente, sono stati ritrovati una bilancia elettronica, un coltello con residui di hashish sulla lama, un rotolo di pellicola trasparente ed un rotolo di carta argentata, nonchè 97 banconote da 20 Euro ciascuna, palesemente contraffatte e tutte con identico numero seriale.

L’intera abitazione in questione era, inoltre, alimentata da corrente elettrica con un allaccio abusivo alla rete pubblica, come accertato da personale dell’Enel.