ROMA (ITALPRESS) – “L’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo rendono il dialogo impossibile. Tutti gli alleati chiedono a Putin di mettere fine allo spargimento di sangue e ritirare le forze militari al di fuori dei confini ucraini”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa.
“Sono ore di grande preoccupazione per i cittadini, domani riferirò in Parlamento e voglio dire che il governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati, insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, l’ordine internazionale”.
L’esperienza di questi giorni “mostra che le azioni del governo russo rendono il dialogo impossibile. Tutti gli alleati chiedono a Putin di mettere fine allo spargimento di sangue e ritirare le forze militari al di fuori dei confini ucraini”. “L’Ucraina è un paese europeo, una nazione amica, una democrazia colpita. Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata”.
“Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia. La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione”.
“Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato” conclude premier Draghi.
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…
L'Agenzia delle Entrate ha iniziato i suoi controlli. È allarme per tutti Se si vuole…
Sabato: Tempo stabile durante la giornata con cieli per lo più soleggiati su tutta la…
“Io confido che quella del 26 novembre sarà l’ultima conferenza stampa e quindi auspico che…
“Dio non voglia che ci sia un terremoto, ma per come è stato studiato il…