ROMA (ITALPRESS) – «Credo che il lavoro impostato vada portato avanti e che i colleghi della Lega abbiano dato il loro contributo. Ma è chiaro che la convivenza, dal punto di vista politico, è imbarazzante. E, se la Lega decidesse di muoversi diversamente, non mi metterei a piangere e non mi strapperei i capelli». Lo dichiara il ministro del lavoro Andrea Orlando intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini.
Sulle pensioni e quota 100 dice: «Il tavolo è aperto e presto mi vedrò con il ministro Franco. Quota 100 ha fatto parti uguali per situazioni diverse, ha consentito di andare in pensione a lavoratori in condizioni molto differenti, per l’80% si tratta di uomini. In futuro bisogna tenere conto del tipo di mansione svolta, alcune sono più usuranti di altre, ed evitare la discriminazione di genere» Sul reddito di cittadinanza? «Discutiamo su che cosa non ha funzionato e, soprattutto, distinguiamo il reddito dalle politiche attive. Ma diciamo no alle crociate contro i poveri imbastite in queste settimane, la povertà non è una colpa».
Il Green Pass per entrare nei luoghi di lavoro è uno strumento solido e «ci sono tutti i presupposti giuridici perché venga utilizzato». Andrea Orlando non teme un’ondata di ricorsi contro il provvedimento appena varato dal governo: «Capisco la preoccupazione di chi non è vaccinato – dice il ministro del Lavoro – ma credo sia giusto considerare anche la preoccupazione di chi è vaccinato e vuole andare in ufficio con tranquillità».
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