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di redazione
Roma,
2 Ottobre 2012
Dalla riforma delle pensioni, all’Imu, passando per l’eliminazione delle tariffe professionali, al tribunale delle imprese, ai prezzi dei farmaci, al bonus ristrutturazioni: delle sette riforme del governo resta in fase di attuazione solo il 20% delle norme.In riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati in questi giorni si fa presente che le sette riforme economico-finanziarie del Governo sono costituite da un totale di circa 2.800 commi, di cui soltanto in 463 casi è prevista l’esigenza di atti amministrativi, nomine, regolamenti (attuativi o integrativi), decreti di natura non regolamentare, per rendere operativi i provvedimenti.Ad oggi sia pure con il margine di approssimazione che sconta una analisi basata sul numero dei commi, si può sostenere che siano già sufficientemente dettagliate e quindi autoapplicative (self-executing) circa l’80% delle disposizioni approvate con le varie riforme. Queste disposizioni sono già in vigore nell’ordinamento e pienamente efficaci ed operative.In particolare si fa riferimento alla riforma delle pensioni, all’IMU, alla tracciabilità del contante, alla eliminazione delle tariffe professionali, al tribunale delle imprese, ai prezzi dei farmaci, al bonus ristrutturazioni, ma anche a tante altre disposizioni in materia di concorrenza, in favore dei cittadini e delle imprese.I dati numerici, inoltre, devono essere visti in relazione al contenuto effettivo delle norme: per esempio, in materia di concorrenza il Salva-Italia è pienamente efficace da subito e gli unici otto commi ancora da attuare riguardano tutti la disciplina dell’Autorità dei trasporti, che dapprima richiede che si provveda alla nomina dei componenti.Quanto alle disposizioni che richiedono adempimenti attuativi il Governo ed i singoli Ministeri sono impegnati in tale fase, tanto che molti degli adempimenti più attesi sono già avvenuti o sono in fase avanzata dell’iter che la legge prevede per il loro completamento. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e la task force di cui fanno parte i Ministri per i Rapporti con il Parlamento e Attuazione del Programma, Piero Giarda, il Ministro della P.A., Filippo Patroni Griffi, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, stanno svolgendo un costante lavoro di monitoraggio per avere il quadro aggiornato degli adempimenti e sollecitare i Ministri ad adottare le misure richieste.
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