Governo Crocetta, la mozione di sfiducia non passa
Nove ore di fila per una seduta d’aula in cui si è discussa la mozione di sfiducia dal presidente Crocetta. La mozione di sfiducia non passa.
Dodici deputati dei gruppi parlamentari hanno commentato prima di votare pro o contro la mozione di sfiducia. Alla fine al momento della votazione erano presenti 77 deputati, 31 favorevoli alla mozione di sfiducia, 46 sfavorevoli, 13 gli assenti. A conclusione della votazione il presidente Rosario Crocetta ha voluto commentare la giornata: “E’ una pagina dolorosa questa giornata. Ringrazio i deputati che non hanno votato questa mozione di sfiducia. Abbiamo il dovere di governare e di non sfuggire alle nostre responsabilità. Abbiamo i dovere di governare e di dare delle risposte per questo ci hanno eletto i siciliani. Ci sono le condizioni per ripartire”.
Il gruppo Pds-Mpa ha votato a favore della mozione di sfiducia. Lo ha precisato il vicecapogruppo Vincenzo Figuccia. “Dopo l’intervento del Movimento cinque stelle che ha detto ‘in nome di Dio vattene’, e la risposta di Crocetta ‘eccomi sono pronto’, verrebbe da dire a Crocetta ‘esci da questo corpo’. Tuttavia la questione è seria, siamo contenti che si sia riportato in Aula il dibattito su questioni che riguardano l’occupazione e le questioni primarie che riguardano la crescita della Sicilia, sappiamo che la sfiducia non passerà, ma diamo un voto di sfiducia al presidente Crocetta, affinché sia da stimolo al governo”.
Toto Cordaro del Pid Cantiere Popolare ha dichiarato: “Votiamo la sfiducia al governo, non senza sofferenza, pronti, qualora la mozione non passasse, a collaborare dall’indomani su precisi obiettivi per il bene della Sicilia”.
Mentre non votano la sfiducia i deputati del gruppo Misto. “Riteniamo la mozione di sfiducia non appropriata”, ha precisato in aula il vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino.
“La presentazione della mozione di sfiducia credo sia errore politico che mina la credibilità della Sicilia, in un momento in cui quest’ultima è ai massimi livelli”. Lo ha dichiarato il capogruppo del Megafono Giovanni Di Giacinto.
Anche Grande Sud non ha appoggiato la mozione di sfiducia:”Dissentiamo dai colleghi del Pid e pur critici verso il governo, non appoggiamo la mozione di sfiducia”. Così ha dichiarato prima della votazione il deputato Bernardette Grasso. “La nostra azione – ha aggiunto – sarà vigile e puntigliosa. Non votiamo la sfiducia ma continueremo a criticare l’esecutivo”.
Gino Ioppolo della Lista Musumeci, ha confermato il voto a favore della mozione di sfiducia al governatore firmata insieme a M5s e un deputato del Pdl e che ha visto via via crescere le adesioni. “Questa mozione di sfiducia è diventata la mozione di ampi settori dell’Ars. La posizione resta la stessa dopo aver sentito l’intervento di 78 minuti di Crocetta. Una mozione che ha già vinto moralmente; se non vince numericamente è perché non si fa quello che si pensa e si dice nei conciliabili dell’Assemblea e delle commissioni. Molti sono d’accordo sul fatto che non è stato fatto quasi nulla per lo sviluppo della Sicilia”.
Si esprime in aula per il gruppo dell’Udc Lillo Firetto che ha sostenuto:”Una mozione di sfiducia che arriva a 10 mesi dall’inizio del cammino di governo è inopportuna e irrituale”. Lo ha detto il capogruppo Udc Lillo Firetto, nella sua dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia. “Un grosso merito del governo – ha aggiunto – è essere riusciti a scoperchiare una grossa pentola maleodorante, come quella della formazione. M5s avrebbe dovuto almento riconoscere questo merito, sarebbe stato segno di maturità”.
“Abbiamo riportato il dibattito in aula e non doveva servire la mozione di sfiducia. Abbiamo preso atto di un governo senza respiro. La maggioranza è implosa. Crocetta ha scardinato un sistema, ma c’e’ bisogno di ricostruire. Ci aspettavano risposte concrete che questo esecutivo non ha dato”. Lo ha dichiarato prima del voto il capogruppo del Pdl all’Ars Nino D’Asero, nel corso delle dichiarazioni di voto alla mozione di sfiducia al governatore, sostenuta anche dal Pdl a eccezione del deputato Giuseppe Milazzo.
Anche il capogruppo dei grillini Cancelleri ha risposto al presidente Crocetta: “Ci ha convinto questa sera a mantenere la nostra strada, l’unica possibile, quella della mozione di sfiducia. Lei non ha letto la mozione di sfiducia – ha detto Cancelleri rivolgendosi al presidente – altrimenti avrebbe risposto a tutto quello che le abbiamo chiesto su Muos, Sanità, Dpef, rifiuti, sulla maggioranza costruita a tavolino. Stasera però – ha proseguito – abbiamo chiaro che non c’è una maggioranza, nessuno ha parlato bene dell’attività governativa, anche i gruppi di maggioranza stanno condannando l’operato del governo e messo in luce le carenze, chi stasera non voterà la mozione di sfiducia profuma di colla, quella con la quale si è incollato alle poltrone che non vuole lasciare”.
“Questa mozione è surreale che dimostra una frattura con la realtà. Sfiduciare un presidente eletto dopo un anno, presupporrebbe colpe gravissime, invece il testo non motiva un atto così estremo e definitivo”. Così ha dichiarato prima del voto il capogruppo Pd all’Ars Baldo Gucciardi, manifestando il voto contrario. “Crocetta bisogna ringraziarlo – ha aggiunto – anche perché i mezzi di informazione hanno parlato della Sicilia in termini positivi. Questa mozione, vero atto di resa e di fuga dalla responsabilità, innaturale anche nell’alleanza che ha generato dietro cui ci sono probabilmente dinamiche tutte interne al M5S. Crocetta non è solo e la Sicilia ha bisogno di un presidente come lui”.