Governo, Consiglio dei Ministri n.44 del 5/9/2012

Roma,

5 Settembre 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 16.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.Segretario il …

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di redazione

Roma,

5 Settembre 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 16.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà. In apertura dei lavori, il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini hanno illustrato la situazione dell’ILVA di Taranto. La relazione ha messo in evidenza la tempestività dell’azione del Governo, intervenuto subito dopo la notizia del sequestro di una parte degli impianti, con la firma di un protocollo di intesa e lo stanziamento di risorse necessarie per favorire il superamento della cause che hanno generato l’intervento della magistratura. I Ministri hanno inoltre evidenziato che le problematiche relative a ILVA coinvolgono diversi livelli istituzionali e devono dunque essere affrontate attraverso una strategia complessiva, in grado di assicurare un giusto e doveroso equilibrio tra continuità produttiva e sostenibilità ambientale. La relazione ha poi sottolineato la strategicità del polo produttivo di Taranto sull’economia regionale e nazionale, in particolare per quanto riguarda per l’approvvigionamento di comparti strategici per l’industria italiana (come quello degli elettrodomestici, della cantieristica, dell’auto e della meccanica) e l’impatto sull’occupazione (tra occupati diretti ed indotto, l’ILVA impiega più di 24 mila unità). È stato poi discusso il costo di una eventuale chiusura dell’impianto. Complessivamente si determinerebbe un impatto negativo che è stato valutato attorno ad oltre 8 miliardi di euro annui, imputabile per circa 6 miliardi alla crescita delle importazioni, per 1,2 miliardi al sostegno al reddito e ai minori introiti per l’amministrazione pubblica e per circa 500 milioni in termini di minore capacità di spesa per il territorio direttamente interessato.