Governo, Consiglio dei Ministri n.30 del 25/5/2012

Roma,

25 Maggio 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.Segretario il So…

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di redazione

Roma,

25 Maggio 2012

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà. Alle ore 10.50 il Consiglio è stato sospeso per riprendere alle 12.45.Il Consiglio è intervenuto sulle seguenti materie:A. Iniziativa dei cittadini; B. Modifiche al Codice delle leggi antimafia;C. Donazione, approvvigionamento e controllo di tessuti e cellule umani;D. Recepimento normativa comunitaria;E. Ratifica ed esecuzione di Atti internazionali;F. Commercializzazione dei prodotti derivanti dal pomodoro trasformato;G. Codice della strada;H. Leggi regionali;I. NomineA. INIZIATIVA DEI CITTADINICon il Trattato di Lisbona, l’Unione europea ha previsto la possibilità per i cittadini di partecipare direttamente all’attività legislativa. L’iniziativa dei cittadini europei consente a un milione di cittadini, appartenenti ad almeno 7 Paesi dell’UE e che hanno raggiunto l’età per la quale si acquisisce il diritto di voto per le elezioni del Parlamento europeo, di sostenere la presentazione di proposte legislative della Commissione.Questo strumento di democrazia partecipativa, inedito nel panorama internazionale, rafforza le basi democratiche dell’Unione e consentirà, una volta entrato a regime, una partecipazione più attiva della società civile alle decisioni delle istituzioni europee. Il Regolamento europeo concernente l’iniziativa dei cittadini è stato adottato dal Parlamento e dal Consiglio europei nel febbraio 2011 ed è entrato in vigore il 1° aprile 2012. In base al Regolamento i cittadini europei hanno il diritto di avviare la raccolta delle firme, su carta o attraverso il web. Le proposte devono essere “lanciate” da cittadini provenienti da almeno 7 Paesi dell’UE e raccolti in un comitato, al fine di dare a ciascuna proposta dimensione sopranazionale e pertinenza ai temi di competenza della Commissione, escludendo così quelli settoriali o legati agli interessi di un singolo Stato.