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di redazione
Roma,
6 Maggio 2012
Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso questa sera per telefono a Francois Hollande le sue congratulazioni per l’elezione a Presidente della Repubblica francese e il desiderio del governo italiano, e sua personale, di collaborare strettamente con la Francia, in particolare nel quadro europeo, ai fini di un’unione sempre più efficace e orientata alla crescita. Il presidente eletto Hollande ha condiviso tale volontà e ha auspicato una stretta cooperazione tra il suo governo e quello italiano. Il Presidente Monti ha anche avuto scambi di opinioni con il Presidente del Consiglio europeo Herman Von Rompuy, con il Cancelliere tedesco Angela Merkel e con il Primo Ministro britannico David Cameron, al fine di valutare congiuntamente le prospettive che, a seguito dei risultati elettorali in Francia e in Grecia, si aprono per la politica europea, e in particolare ai fini della crescita economica, obiettivo che il governo italiano considera prioritario e che, con recenti iniziative, ha posto al centro dell’agenda europea. Al termine di questi colloqui, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha rilasciato la seguente dichiarazione:"I risultati delle elezioni in Francia e in Grecia impongono una riflessione sulla politica europea. La disciplina del bilancio pubblico rimarrà un elemento essenziale dell’Unione economica e monetaria. E’ importante per i singoli paesi, anche a prescindere dai vincoli comunitari, attenersi ad una finanza pubblica responsabile sull’arco del ciclo economico, che nell’ambito della spesa pubblica privilegi quella per investimenti produttivi rispetto alla spesa corrente, e che non scarichi oneri sulle generazioni future, come per lunghi periodi era accaduto in Francia, in Italia, in Grecia e in altri paesi.Una finanza pubblica responsabile e’ condizione necessaria, ma non certo sufficiente per l’obiettivo chiave: una crescita sostenibile, creatrice di occupazione e orientata all’equità sociale. Per questo, e’ fondamentale che l’Europa adotti con urgenza concrete politiche per la crescita. L’Italia deve avere , in questo, un particolare ruolo di orientamento e di impulso in Europa. Tale ruolo, intrapreso dal governo fin dall’inizio e pur trovandosi allora in una condizione finanziaria di oggettiva debolezza, troverà ora uno spazio maggiore.
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