Era il 1986 e Tom Cruise per la prima volta vestiva la tuta di Maverick: non era stato la prima scelta, il buon Tom, anche per la sua altezza non proprio eccelsa, e prima di lui avevano declinato l’invito a partecipare a TopGun, una ventina di grandi nomi, da Patrick Swayze a Nicolas Cage, Matthew Broderick e Sean Penn fino a Tom Hanks. Ma alla fine l’aveva spuntata e se oggi, a distanza di 36 lunghi anni, siamo qui ad attendere spasmodicamente il sequel, vuol proprio dire che la passione per i voli spericolati e adrenalinici, è patrimonio comune. Per Francesco Militello Mirto è invece anche un qualcosa di più: il fotografo siciliano scopre Top Gun nel 1986, e si innamora del mitico giubbino da Naval Aviator del Lt Pete “Maverick” Mitchell. Negli anni ’90, Francesco si iscrive al Club Frecce Tricolori di Palermo, dove conosce Mariano e Luca La Cavera, padre e figlio, che gli trasmettono la passione per la fotografia. Con Luca, per vent’anni, condivide diverse esperienze di volo su elicotteri e aerei militari, per realizzare servizi fotogiornalistici e, in particolar modo, scatti air-to-air (di aerei o elicotteri in volo, da un altro aereo o elicottero), un tipo di fotografia pericolosa e difficile per chi la fa e per chi, come gli equipaggi, permette di farla.
Francesco, nel corso della sua carriera, ha totalizzato più di 190 ore di volo, su 44 diversi tipi di velivoli militari, di 44 reparti differenti: oggi la passione non si è affievolita, anche se sta più con i piedi per terra. Ma l’occasione di Top Gun: Maverick non se la poteva lasciar scappare. Con il supporto di Eugenio Siviglia e in occasione della prima proiezione del film di Joseph Kosinski (da mercoledì prossimo, 25 maggio nelle sale italiane), Militello Mirto ha scelto 50 scatti, realizzati tra il 2009 e il 2018 durante diverse missioni come fotogiornalista embedded (al seguito dei militari), che saranno esposti nel foyer del Politeama Multisala di Palermo (via Emerico Amari 160). Il progetto espositivo propone delle immagini scattate in volo allestite come “locandine”: l’effetto è coinvolgente e riesce a comunicare la grande passione per l’aviazione militare del fotografo, come dei piloti con cui ha condiviso tante missioni. Un’occasione per i cultori di aerei militari (mai visti e scoperti così da vicino) ma anche per chi ama il mondo dei Top Gun. La mostra 20 anni in volo resterà visitabile per il pubblico del cinema, per tutta la programmazione di Top Gun Maverick.
Francesco Militello Mirto, palermitano, classe 1974, ha avuto sempre il pallino della carriera miliare, complice anche l’influenza del nonno materno, capitano dell’Esercito e il cugino del nonno, lo zio Renzo, generale di Corpo d’Armata. Nel corso della sua carriera, Francesco Militello Mirto ha totalizzato più di 190 ore di volo, su 44 diversi tipi di velivoli militari, di 44 reparti: Con l’ Aeronautica Militare vola su HH-3F, NH-500, HH-139, HH-101A, Br-1150 ATLANTIC, B-707T/T, C-27J, KC-767A, C-130J, T-346A, Typhoon, Falcon 900EASy, P-72A, S-208; con l’Esercito Italiano vola su: NH-90, AB-205, Dornier 228-212; con la Guardia di Finanza vola su: NH- 500, A-109AII, AB-412HP, A-109 Nexus, P-166DL-3, ATR-42MP, P-166DP; con la Polizia di Stato vola su: AB-212, AW-139); con la NATO AEW FORCE vola su: E-3AAWACS; con la Marina Militare vola su: AB-212ASW, SH-3D, EH-101ASW, EH-101ASH, EH- 101HEW, EH-101Utility, SH-90; con la Guardia Costiera vola su: P-166DL-3 SEM, ATR-42MP, AB-412,AW-139; con l’U.S. Navy vola su: MH-53E, C-2, P-8°; con la Spanish Navy vola su: SH-3D; con la Canadian Air Force vola su: CC-150 Polaris; con l’USMC vola su: MV-22 Osprey.
Raggiunge il numero di 25 appontaggi con elicotteri militari e 1 trap (atterraggio arrestato su una portaerei nucleare). Realizza numerosi servizi foto-giornalistici a bordo di diverse unità navali: Nave Garibaldi, Nave Mimbelli, Nave San Giusto, Nave Etna, HNLMS Mercuur, Ukrainian Ship Kremenents, USS Carl Vinson, Porte Avions Charles de Gaulle, USS Roosevelt, LPD Castilla, Nave Sirio, USS Bataan, USS Mesa Verde, Portaerei Cavour, Nave Foscari, Nave Carlo Bergamini, USSD.D. Eisenhower e P.V.09 Cinus.
I suoi reportage vengono pubblicati sulle più prestigiose riviste militari del mondo(e non solo) e come fotogiornalista embedded (al seguito del contingente militare) partecipa a quattro operazioni militari: Odyssey Dawn, Unified Protector, Mare Nostrum, ISAF e RS in Afghanistan.
Nella 13° Giornata del ricordo “Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, il Comando Militare Esercito Sicilia e il Comando Legione Carabinieri Sicilia lo scelgono a rappresentare la categoria foto-giornalisti Embedded durante la messa in Cattedrale di Palermo.
Nel 2022 frequenta il corso di Diritto internazionale umanitario per operatori internazionali della Croce Rossa Italiana. Oggi, “da terra” collabora con NurPhoto Agency,LaPresse e il Quotidiano di Sicilia. Due anni fa ha fondato EmmeReports, nuovo quotidiano online, un piccolo gioiellino editoriale, il cui leitmotiv e il fotogiornalismo di strada.
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