Sono sbarcati nella notte in Sicilia e poi, con un volo dell’Aeronautica, sono stati trasferiti a Pratica di Mare gli italiani che hanno abbandonato la Libia, fuggiti dal caos che regna nel Paese africano dove il sogno di trovare stabilità e democrazia dopo la fine del regime di Gheddafi si sta trasformando sempre più in un incubo.
I nostri connazionali, una sessantina circa, sono arrivati intorno a mezzanotte e mezzo nel porto di Augusta a bordo di un catamarano noleggiato dal governo e sorvegliato dall’alto da un velivolo a pilotaggio remoto (Predator) dell’Aeronautica. A bordo anche l’ambasciatore Giuseppe Maria Buccino Grimaldi. La zona dello sbarco è stata circondata dalle forze dell’ordine e dunque è stato impossibile avvicinare i nostri connazionali. Solo un tecnico di Siracusa, atteso dal nipote, è uscito dal porto e, avvicinato dai cronisti, ha detto che «la situazione a Tripoli è critica». E a chi gli domandava se nella città ci fossero già i miliziani dell’Isis, ha risposto: «Questo lo dice pure la televisione». Alcuni dei connazionali tornati dalla Libia sono stati poi trasferiti all’aeroporto militare di Sigonella, da dove in mattinata è decollato un C-130 dell’Aeronautica che ha portato a Roma 21 cittadini italiani.
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