Specchietti, cianciane, giummi e passamanerie dei decori Tizzini diventano il nuovo lietmotiv del Cortile Arabo, l’osteria di mare nel cuore dell’antico borgo marinaro Marzamemi, in provincia di Siracusa. È una storia d’amore quella che insieme lo chef Massimo Giaquinta e Tiziana Tizzini, fondatrice del brand diventato un’eccellenza dell’handmadesiciliano, racconteranno sabato 26 maggio, ore 19.30, con una cena al tramonto, sullo sfondo dell’antica tonnara, in collaborazione con l’azienda Tasca D’Almerita e l’artigiano Alessandro Di Rosa.
Come un intreccio di storia, cultura, glamour e food, la magia prenderà forma in questo lembo di terra più a sud d’Europa, dove il brand Tizzini, che delle antiche coffe siciliane ne ha fatto un accessorio glamour diventato suo prodotto di punta, firma in esclusiva per il Cortile Arabo l’intero tovagliato con pezzi unici d’autore che con eleganza si mescolano alle maioliche bianche e azzurre delle pareti, alle pietre antiche, al mare e a quella spiaggia, dove le tortore nidificano ancora e per questo battezzata dagli Arabi Marsà al-hamàm.
Il brand Tizzini sarà presente per la prima e in esclusiva a Marzamemi, all’interno del Cortile Arabo, anche con le sue preziose coffe, trasformate da antico cesto siciliano di palma nana, intrecciata a mano, usato un tempo come mangiatoia per asini e cavalli, in accessorio di lusso, raffinato e sfacciato, straordinariamente ironico, seducente e dissacrante.
È un filo sottile che unisce l’arte Tizzini e l’estro dello chef Massimo Giaquinta: l’amore per una Sicilia mai scontata, raccontata e reinventata attraverso l’eccellenza delle materie prime, dei tessuti pregiati, con uno stile e un gusto tra l’ossequio e l’irriverenza. Cosi, da un lato le creazioni Tizzini sono in grado di trasmettere, alla sola vista, emozioni, rievocare sensazioni ed entusiasmare con dettagli raffinatamente cuciti ad uno ad uno e dall’altro, i piatti di Massimo Giaquintasono pensati per sedurre il palato avvolgendolo con sapori semplici ma dal forte impatto sensoriale.
Il legame alla propria terra, la Sicilia, con le sue stratificazioni culturali, le commistioni storiche e, perché no, con le mille e sfaccettate contraddizioni, diventa per entrambi ispirazione e imprescindibile necessità: ne nasce per Giaquinta una cucina che è ricerca continua nelle preparazioni, nei metodi di cottura, sperimentazione, per Tizzini è la tradizione indossata che rievoca le scene dell’opera dei pupi, i canti d’amore e le gesta eroiche dell’Orlando innamorato, di Ferraù combattente e Rinaldo che troneggiano maestosi, su scarpe, borse, coffe, abiti, gioielli.
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