E’ evidente che Lagalla non distingue Peppino Impastato da Totò Riina. Il candidato alla sesta circoscrizione della nostra coalizione ha avuto il coraggio di rinnegare suo padre, le sue origini mafiose ed ha scelto di essere al servizio dello Stato.
Lagalla, invece, non ha avuto il coraggio fino ad oggi di rinnegare i suoi padrini politici: non ha mai preso le distanze dai condannati per mafia Dell’Utri e Cuffaro che lo appoggiano apertamente.
Il ricordo della sedia vuota alla commemorazione per il trentennale della strage di Capaci è indelebilmente impresso nella memoria dei palermitani e delle palermitane. Lo stesso giorno, il 23 maggio, il caporal maggiore Nicola Piraino prestava servizio per la collettività sotto l’albero Falcone. Bisogna fare chiarezza e dire da che parte si sta. Lagalla ha le idee confuse, non distingue gli amici di Totò Riina da chi ha come modello Peppino Impastato, oppure ha le idee fin troppo chiare.
I cittadini e le cittadine hanno ormai un quadro preciso della posizione di Lagalla: non prende le distanze dai condannati per mafia ed attacca chi prende le distanze dal padre mafioso.”
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