Giunta Musumeci: è scontro con la Lega che minaccia la costituzione di un gruppo autonomo all’Ars. A dare l’ultimatum è Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini. “FdI e la Meloni rispettino i patti – dice Attaguile – oppure non faremo gruppo con loro all’Ars. Anche Miccichè ha confermato l’accorso sancito nella storica cena catanese”.
Il riferimento è alla cena post comizio di Silvio Berlusconi alle Ciminiere di Catania, a cui hanno preso parte, oltre al presidente di Forza Italia, anche Giorgia Meloni, Gianfranco Miccichè, Matteo Salvini, Gaetano Armao e lo stesso Attaguile. I patti erano chiari: alla Lega spettava un assessorato. Adesso il rischio per l’esponente di NCS, è che i Fratelli d’Italia non rispetti l’impegno preso quella sera.
“Siamo sereni e fiduciosi – aggiunge l’on. Angelo Attaguile, segretario della Commissione nazionale Antimafia – perché c’è un patto sancito durante la famosa cena catanese tra i tre leader nazionali, Salvini, Berlusconi e Meloni. Fratelli d’Italia ha chiesto e ottenuto un posto nel listino, con l’impegno di lasciare a noi l’assessorato regionale. Accordo chiaro e noto a tutti, confermato dallo stesso Gianfranco Micciché nel corso della riunione di a Scillato”.
Ma il vertice a Scillato, tra i leader dei partiti che fanno parte della coalizione, ha prodotto in realtà ben pochi risultati. Continua il toto nomine sulla giunta Musumeci. Sembra essere certo il nome di Gaetano Armao, a cui il presidente della Regione ha offerto la vicepresidenza, come dichiara lui stesso nel corso dell’intervista pubblica con il direttore di Panorama Giorgio Mulè per Panorama d’Italia a Ragusa.
Insieme ad Armao, sicuri anche l’ex rettore Roberto Lagalla e Vittorio Sgarbi, che dovrebbe però rimanere solo qualche mese. Nebbia fitta, al momento, sul resto della composizione della giunta Musumeci, che il neo governatore non prova a diradare. Lancia però un messaggio preciso: “I partiti mi daranno la rosa, ma decido io. Sarò io a valutare chi potrà essere candidato migliore a far parte della mia giunta”.
Queste premesse potrebbero essere la goccia che fa traboccare il vaso per la Lega, che pretende un posto in assessorato. Se il patto sancito con gli altri leader della coalizione non verrà rispettato, all’Ars andranno da soli: “Se la Meloni e La Russa non dovessero mantenere l’impegno assunto con noi, non faremo gruppo all’Ars con loro. L’ho detto e lo ribadisco”.
“E – conclude il segretario nazionale di Noi con Salvini – rilancio le parole di Matteo Salvini: noi non elemosiniamo poltrone, chiediamo il rispetto degli accordi assunti e ci aspettiamo che Musumeci s’imponga altrimenti saluteremo chi non si comporta con lealtà e rispetto degli elettori”.
Staremo a vedere. dunque, come verrà sciolto il rebus delle nomine e chi avrà la meglio in questo duello, iniziato già in campagna elettorale.
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