Giudice Saguto, rinvio a giudizio: al via processo su beni sequestrati

Giudice Saguto, rinvio a giudizio. Prima udienza il prossimo 22 gennaio. Così ha deciso il Gip del tribunale di Caltanissetta. Processo al via quindi per l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione di Palermo, Silvana Saguto (nella foto), e altri quindici imputati.

L’inchiesta, nata a Palermo e trasferita a Caltanissetta per competenza, secondo la tesi dell’accusa ha svelato “anni di mala gestione delle assegnazioni delle amministrazioni giudiziarie dei beni confiscati alla mafia”.

In particolare per il gip Marcello Testaquadra, Silvana Saguto avrebbe “gestito in modo spregiudicato i patrimoni sottratti alla mafia”.

Gli imputati sono in tutto quindici. Tra gli altri, il padre del magistrato, il marito e uno dei figli. In aula comparirà anche l’ex prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo. Coinvolto nell’inchiesta pure l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara.

Giudice Saguto fuori dall’Anm

L’ex presidente della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, era stata espulsa dall’Associazione nazionale magistrati.

La decisione del collegio dei probiviri era stata ratificata all’unanimità dal Comitato direttivo centrale, il parlamentino delle toghe.

Sicilia, provvedimenti sul riutilizzo dei beni confiscati

A partire dalla legge n. 15 del 2008 è stato previsto il concorso per il 50% al pagamento degli interessi a carico dei comuni per i prestiti contratti per finanziare gli interventi e le opere necessarie alla riutilizzazione ed alla fruizione sociale dei beni confiscati alla mafia ed assegnati ai comuni e le fidejussioni a copertura prestiti richiesti dalle cooperative per le attività di progettazione e la realizzazione delle opere di adattamento, oltre a contributi specifici per società cooperative che gestiscono patrimoni confiscati.

Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nella legge di stabilità n. 9 del 2013, nella legge n. 3 del 2012, nella legge n. 11 del 2010, art. 1 e nella legge n. 11 del 2011, art. 1. Oltre che nel Piano operativo regionale 2007-2013 (beni confiscati).