“Siamo ciò che mangiamo!” soleva dire Feuerbach; “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina” così ammoniva i suoi allievi Ippocrate, padre della medicina, nel lontano 430 a.C..
E nonostante il fatto che queste massime provengano da persone che con ogni probabilità non hanno mai avuto occasione di addentare un arancino al pistacchio, è indubbio il loro valore, specie se le rivolgiamo alla generazione che ha dovuto destreggiarsi tra il “junk-food” e lo “slow-food”, con particolare attenzione al km 0, alle colture bio e al cibo “come una volta”. Ora che persino i grandi marchi da supermarket si riorganizzano tendendo verso questa qualità ritrovata, la domanda resta sempre una: come fare ad orientarsi tra tutti i locali che nelle nostre città vogliono convincerci ad assaggiare il miglior piatto di cozze gratinate o il cornetto alla crema di nocciole bio (magari senza olio di palma)?
Per tanti anni una rivoluzione in quest’ambito è stata dettata dalle app che, fedeli consiglieri virtuali, hanno guidato tantissimi utenti in questo o quel locale, riempiendo -è vero- le tasche dei ristoratori ma lasciando spesso delusi i clienti.
Dopo il “TripAdvisor-gate” che ha colpito il colosso dell’informazione turistico-culinaria a causa delle recensioni false o tendenziose pubblicate da utenti comprati, è sempre più difficile fidarsi ciecamente di cinque stelle sopra la “Trattoria da Mimmo, pesce fresco all-you-can-eat a soli 4,99 euro!”. Complici intossicazioni e delusioni, abbiamo imparato a scapito nostro che la quantità è nemica della qualità, ma poiché il cuore degli italiani cammina di pari passo con il loro stomaco, la soluzione qualitativamente superiore è arrivata ed è partita proprio da Catania (motivo per cui parliamo di arancino con la O).
Nel Luglio 2013 nasce “Giromangiando per Catania” una community che si propone come guida gastronomica per chi -vuoi per curiosità, vuoi per allargare le proprie conoscenze in materia- tenta l’ardua impresa di scoprire luoghi nuovi dove mangiar bene.
L’elemento-chiave di GpC è la foto del piatto, scattata in loco dall’utente che decide di condividerla con i propri amici e con la community, che intanto negli anni cresce sino a inglobare migliaia di utenti, sbancando sui social (Facebook ed Instagram in primis, neanche a dirlo!) e guadagnandosi like e recensioni positive in termini di affidabilità e qualità dei prodotti presentati.
A questo punto l’evoluzione è doverosa, per migliorarsi ma soprattutto per non regredire.
Ed è così che Dario Bellanuova, Giuseppe De Luca e Marco De Costantini, affiancati dai tantissimi che ormai fanno parte della community -parte integrante del progetto, come ci tiene a sottolineare Bellanuova- decidono di lanciare l’app di Giromangiando.
La prima edizione viene rilasciata su Siracusa, Ragusa, Palermo e ovviamente Catania, ottenendo in poco tempo ottimi feedback e uno su tutti, le decine di migliaia di utenti che con soddisfazione la utilizzano giornalmente per cercare il locale più adatto o per provare qualcosa di nuovo e allettante.
Le foto la fanno ancora da padrone, ma nella nuova versione -il cui lancio è previsto per Aprile- un elemento su tutti alletterà i più intraprendenti. Come ci ha anticipato Dario Bellanuova, in “Giromangiando” sarà inserita la funzione ‘LASCIATI ISPIRARE’ che consiglierà l’utente senza lasciarlo scontento, tenendo conto anche delle sue preferenze abituali.
Che aspettate a scaricarla e a giromangiare nella vostra città?
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