GIOVANI E MEDITERRANEO: L’EUROPA PENSA A UN “ERASMUS” SUD-SUD

Regione Sicilia

“Mobilita’” intesa, in valore
assoluto, come liberta’ di movimento, e’ la parola chiave della
dichiarazione di 289 eurodeputati illustrata oggi a Bruxelles,
alla presenza dei rappresentanti di tutte le universita’ del
Mediterraneo. L’inedita petizione transnazionale, chiede alle
istituzioni eur…

Regione Sicilia

“Mobilita’” intesa, in valore
assoluto, come liberta’ di movimento, e’ la parola chiave della
dichiarazione di 289 eurodeputati illustrata oggi a Bruxelles,
alla presenza dei rappresentanti di tutte le universita’ del
Mediterraneo. L’inedita petizione transnazionale, chiede alle
istituzioni europee di lanciare, a partire dal 2014, due programmi
– Erasmus e Leonardo da Vinci – destinati a favorire la mobilita’
e la formazione dei giovani delle due sponde del ‘Mare Nostrum’.
L’Unione europea – e’ scritto nella dichiarazione 0015/2011
presentata al presidente del Parlamento – deve sostenere con nuove
iniziative l’evoluzione senza precedenti che coinvolge tutta la
sponda meridionale del Mediterraneo.
Considerato che l’istruzione e la formazione professionale sono
una forma di contrasto alla disoccupazione, ma anche le risposte
piu’ incisive alla domanda di democrazia e di sviluppo economico e
sociale, i 289 firmatari chiedono il varo di programmi “Erasmus” e
“Leonardo Da Vinci”, destinati proprio al bacino del Mediterraneo.
“La mobilita’ sud/sud – ha commentato Antonino Recca, Rettore
dell’Universita’ di Catania – rappresenta una formidabile
opportunita’ di rilancio e di sviluppo per le regioni meridionali
italiane e in particolare per la Sicilia. Da tempo le universita’
siciliane e il governo regionale lavorano a iniziative che possano
agevolare il dialogo interculturale. Guardiamo, quindi, con grande
interesse alla possibilita’ del varo di nuovi programmi di scambio
come Erasmus e Leonardo nel Mediterraneo: due strumenti che
serviranno ad incrementare l’attrattiva delle nostre universita’.
Gia’ la scuola di eccellenza di Catania, e’ nata in questo
contesto e rappresenta una prima risposta alla esigenza di
integrazione e specializzazione che viene da tutto il
Mediterraneo”.
I problemi da affrontare e risolvere sono comunque molti e molto
complessi. C’e’ – certamente – un problema legato al reperimento
delle risorse finanziarie. Ma la possibilita’ di creare un
sistema coordinato di istruzione e di formazione professionale tra
le due sponde passa anche attraverso altri “nodi” e altre
difficolta’.
Bisognera’ pensare a forme di semplificazione nel sistema di
rilascio dei visti e di agevolazione del soggiorno degli studenti.
E sara’ necessario rendere compatibili e intercambiabili i
programmi di studio e di formazione, cosi’ come i sistemi di
valutazione dei crediti e dei titoli.
C’e’ molto da fare, insomma, prima che la richiesta che viene
dalla societa’ civile e che e’ stata mediata dalla politica
europea possa divenire realta’. Ma attorno a questo progetto c’e’
anche una forte mobilitazione civile e una forte sensibilita’
politica.
“Il coinvolgimento dei governi locali – ha aggiunto Francesco
Attaguile, responsabile dei rapporti internazionali della Regione
siciliana – potra’ servire a superare molti di questi problemi. Il
governo regionale siciliano, che e’ da tempo impegnato in modo
diretto a sostegno del dialogo nel Mediterraneo, ha infatti dato
la propria disponibilita’ a sostenere, insieme agli atenei
siciliani, il varo di un nuovo programma di scambi nel settore
della formazione universitaria e professionale”.
ga/sl
101927 Gen 12 NNNN
(Regione Sicilia)