L’aggressione risale ale novembre del 2020 quando un giovane di Siracusa, affetto da sordità, è stato attirato con nell’androne di una palazzina di via Algeri e aggredito da un branco di giovani con calci e pugni, che gli hanno provocato la frattura scomposta del setto nasale.
I carabinieri sono riusciti a risalire al motivo del pestaggio: il giovane era ‘colpevole’ di essersi lamentato qualche giorno prima per la presenza di un ‘cliente’ di spacciatori locali davanti la palazzina in cui abita.
Con l’accusa di rapina e lesioni personali sono stati quindi arrestati tre siracusani di 34, 32 e 28 anni. Dopo il pestaggio, alla vittima sono stati strappati un orologio, una collanina e l’apparecchio acustico.
Il gruppo avrebbe deciso di punire il giovane per la sua insolenza “arrivando perfino ad umiliarlo per la sua disabilità privandolo dell’apparecchio acustico”, sottolineano i carabinieri di Siracusa.
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