Un’odiosa aggressione omofoba che poteva avere conseguenze molto gravi si à consumata a Catania la notte tra sabato e domenica scorsi. A denunciare l’accaduta la stessa vittima un 22enne attivista dell’Arcigay .
Tutto sarebbe avvenuto in via Umberto mentre la vittima stava rincasando a piedi: un uomo, prima, è sceso da un’auto, ha chiesto una indicazione stradale, e poi avrebbe tentato di colpirlo con un cacciavite affilato.
“L’aggressione a sfondo omofobo avvenuta nei giorni scorsi nel cuore di Catania ai danni di uno studente lascia davvero interdetti e sconcertati. Un atto vile e intollerabile che tutta la comunità accademica condanna fermamente. Al giovane studente universitario esprimo a nome di tutto l’ateneo la piena solidarietà e auspico che i responsabili siano presto individuati e sanzionati. L’Università di Catania, in sinergia con tutte le istituzioni cittadine, ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi a disposizione per far sì che simili episodi non si verifichino mai più.
È inaccettabile che una tranquilla serata di giovani si trasformi in un incubo. Ringrazio il giovane per aver denunciato il fatto, un chiaro segnale che deve essere da esempio per tutte e tutti coloro che sono vittime di atti di violenza di qualsiasi genere. L’Ateneo di Catania si è dotato di un “Codice Etico e di Comportamento” e di un “Gender Equality Plan” che rappresentano una testimonianza importante dell’impegno istituzionale dell’Università di Catania nella prevenzione e nel contrasto di discriminazioni, stereotipi e disuguaglianze oltre ad un esplicito impegno nella costruzione di politiche attive per la promozione della parità di genere”.
“Esprimo piena solidarietà al giovane studente 22enne vittima di un’aggressione omofoba lo scorso week end a Catania. Si tratta di atti criminali indegni per un Paese civile e per giunta l’aggressore avrebbe anche tentato di colpirlo con un cacciavite. Sono vicina al giovane e lo ringrazio per il coraggio che ha avuto nel denunciare pubblicamente l’accaduto”.
Così la deputata Jose Marano in merito all’aggressione segnalata sui social da uno studente per il solo fatto di avere uno zaino con una spilla Lgbtqia+, avvenuta per altro in pieno centro.
“La movida di Catania è divenuta una spirale di violenza e inciviltà. Locali fuori controllo, giovani che impennano dinanzi al castello Ursino, turiste molestate con tanto di video su TikTok, ragazzi in monopattino spinti a terra, risse, sparatorie e adesso anche insulti omofobi. L’amministrazione comunale è senza una guida e in questo marasma non riesce a prevedere contromisure efficaci. La città non può cadere in mano ai vandali e serve uno scatto d’orgoglio per evitare di compromettere ancor di più l’immagine di Catania”.
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