Cronaca

Giornate Fai di Primavera Sicilia sabato 24 e domenica 25 marzo

Apertura eccezionale di oltre 100 luoghi in tutta la Sicilia per le Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018. Da Palazzo D’Orleans a Palermo al Museo dell’Arte Tipografica del Nisseno di Caltanissetta, dal Teleposto Meteorologico di Messina all’organo monumentale della Chiesa di San Pietro a Trapani a Villa Moltisanti di Ragusa. A Catania, per gli iscritti FAI, l’Istituto d’incremento ippico per la Sicilia.

La manifestazione, oltre a essere un momento d’incontro tra il FAI e la gente, è anche un evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI.

I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno della guida degli Apprendisti Ciceroni®, giovani studenti che illustreranno aspetti storici e artistici dei monumenti. Per l’elenco completo delle aperture sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it

Le Giornate Fai, a Palermo

Tante aperture straordinarie, per le Giornate Fai, a Palermo dove sarà possibile visitare: Palazzo d’Orléans, edificato nel 1775 e dal 1947 sede della Presidenza della Regione Sicilia (luogo normalmente chiuso al pubblico); le sale di Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa e sede del Parlamento siciliano, dove attualmente si riuniscono le commissioni parlamentari, durante la visita sarà visibile anche una parte del prospetto della Cappella Palatina, risalente alla sua costruzione. Questo percorso è ubicato all’interno di un’ala del Palazzo riservata agli addetti ai lavori e quindi solitamente non fruibile al pubblico (ad eccezione della Sala d’Ercole), aperta eccezionalmente dalla Delegazione FAI in occasione delle Giornate di Primavera. Visite guidate anche a Palazzo Pretorio, meglio noto come Palazzo delle Aquile, costruito nel XIV secolo e poi completamente reinterpretato in stile neorinascimentale nel 1875 dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda, oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Visitabile anche il rifugio antiaereo risalente al secondo conflitto mondiale. E infine Palazzo Comitini, scrigno di bellezza che rievoca i fasti del Gattopardo con i suoi scaloni baroccheggianti e i pavimenti maiolicati, gli affreschi e le tele alle pareti, la lussuria dei sofà e la preziosità dei mobili, i saloni damascati e la sala da ballo. Attualmente è sede della Città Metropolitana di Palermo, ex Provincia regionale di Palermo.

Le Giornate Fai, ad Agrigento

Ad Agrigento, per le Giornate Fai, oltre al Giardino della Kolymbethra, il bene affidato al FAI in concessione gratuita dalla Regione Sicilia e situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, sarà possibile andare alla scoperta dei due itinerari ideati dalla Delegazione FAI Agrigento: Dalla Giudecca al Rabato, tra palazzi medievali e chiese barocche con le visite guidate alla Chiesa settecentesca di San Giacomo e alla Chiesa di Santa Caterina, luogo solitamente chiuso al pubblico per restauro. Il secondo itinerario è invece quello dedicato a San Domenico con le seguenti aperture: il Collegio dei Filippini, oggi Pinacoteca Civica; il Circolo Empedocleo recentemente restaurato; il Teatro Comunale dedicato al grande drammaturgo Luigi Pirandello; la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di San Giuseppe, quest’ultima solitamente chiusa al pubblico per restauro.

Le Giornate Fai, a Caltanissetta

A Caltanissetta, per le Giornate Fai, sarà possibile visitare il Palazzo della Provincia, indubbiamente uno degli edifici più affascinanti del Nisseno con le ampie ed eleganti sale di rappresentanza. Per gli amanti della natura si consiglia, invece, la passeggiata paesaggistica a Capodarso, una riserva normalmente chiusa al pubblico (luogo con criticità: terreno impervio). E ancora, l’apertura straordinaria del Museo dell’arte tipografica del Nisseno presso l’ex Ospizio di Beneficienza Umberto I, unica tipografia di proprietà pubblica esistente in Sicilia (bene privato, chiuso al pubblico).

Le Giornate Fai, a Catania

A Catania, per le Giornate Fai, visita al Convitto Nazionale “Mario Cutelli”, uno degli edifici storici più prestigiosi e amati dai catanesi. Rarissimo esempio di edilizia scolastica del settecento, attualmente sede di un rinomato liceo classico. La Delegazione FAI Catania, attraverso il progetto interno delle Delegazioni “Puntiamo i Riflettori” ha restaurato il portone ligneo di ingresso posto nel retro dell’edificio, che si apre su via Teatro Massimo al civico n.1. Le visite continuano con i siti dell’itinerario “Andar per chiostri”: Casa degli esercizi spirituali della Compagnia di Gesù – Istituto di incremento ippico per la Sicilia (ingresso esclusivo per gli iscritti FAI); la Chiesa di San Michele Arcangelo, con la sua facciata realizzata interamente in pietra calcare; il Cinema Odeon, capolavoro dell’architettura Art decò.

Le Giornate Fai, ad Enna

L’itinerario ideato, per le Giornate Fai, ad Enna prende il nome “La Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa della Passione e le loro Confraternite” e include le visite alla Chiesa San Leonardo, risalente al ‘400 e meglio conosciuta come “a chiisa da Passioni”. Seconda tappa la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio a unica navata e fornita di un portale barocco. In provincia, invece, il Gruppo FAI Nicosia propone l’itinerario “Per le vie di un’antica città demaniale”. Tra i vicoli, le viuzze e le piazze, si possono ammirare palazzi medievali e di stile barocco. Il percorso inizia dalla Piazzetta Nicolò Speciale (Piazza S. Francesco di Paola), che prende il nome dall’omonimo palazzo di epoca tardo-barocca (luogo con criticità: salite, discese e gradini).

Le Giornate Fai, a Messina

Visita straordinaria al Teleposto Meteorologico per le Giornate Fai, di Messina, conosciuto con il nome di “Osservatorio”. Un’articolazione di lunga e provata tradizione dell’Aeronautica Militare e del Servizio Meteorologico Nazionale. Spostandoci in provincia: la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, luogo normalmente chiuso al pubblico, e il Museo di Arte Sacra dei Santi Nicolò e Giacomo entrambi a Capizzi; e poi l’itinerario naturalistico dedicato ai “Nebrodi: la via greco-bizantina, da Alcara Li Fusi (con aperture eccezionali riservate solo agli iscritti FAI) a San Marco d’Alunzio”. Il Gruppo FAI Giardini Naxos Taormina propone visite alla Basilica dei SS. Pietro e Paolo D’Agrò, considerata, dopo le grandi cattedrali, il monumento più complesso costruito il Sicilia in epoca normanna.

Le Giornate Fai, a Ragusa

A Ragusa, per le Giornate del Fai, visite guidate alla Chiesa e “Tribunale” della Badia, un unicum formato dalla chiesa e dall’annesso convento. Costruito per essere un collegio femminile per le figlie della migliore aristocrazia e dell’alta borghesia cittadina, venne poi sistemato il Tribunale. Dopo un lungo periodo di chiusura le tante e grandi stanze vennero date all’Università di Catania per farne la sezione ragusana della Facoltà di Giurisprudenza. Per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta si consiglia invece la piacevole camminata a Monteraci, sulla montagna più piccola degli Iblei occidentali, dalla cui cima si apre un meraviglioso panorama a tutto raggio sulla piana di Comiso e su buona parte della Sicilia.

Le Giornate Fai, a Siracusa

Apertura, per le Giornate del Fai, di Siracusa, della Chiesa Rupestre del Crocifisso, vicino l’area archeologica di Lentini. Un luogo normalmente chiuso al pubblico, in fase di restauro grazie al censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI. E poi a Sortino l’itinerario denominato “Scopri Sortino: oltre il miele… arte e segreti”.

Le Giornate Fai, a Trapani

Visita al monumentale organo dell’antica Chiesa di San Pietro per le Giornate del Fai, a Trapani, uno strumento unico al mondo, realizzato tra il 1836 e il 1847, che ha sempre destato stupore e ammirazione per l’incredibile complessità costruttiva. L’organo, dopo i lavori di restauro effettuati alla fine degli anni ’90, ha sette tastiere su tre consolles, per complessivi ottanta registri che azionano 5000 canne, e un ingegnoso meccanismo che le unisce. Riproduce gli effetti sonori di molti strumenti e della voce umana, segue l’estetica orchestrale-bandistica tipica dell’Ottocento.

Milvia Averna

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