Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”, e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Sono oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia, di cui 36 in 17 comuni della Sicilia: meraviglie da scoprire, nascoste in luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano storia e natura dell’Italia, spaziando dall’archeologia all’architettura, dall’arte all’artigianato, dalla tradizione alla memoria, dall’antico al moderno, dalla città alla campagna, e che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.
Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro,che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI(l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all’evento sono consultabili sul sito www.giornatefai.it). Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (box sotto per dettagli).
Con le Giornate FAI d’Autunno 2022 si avvia la collaborazione tra FAI e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani nell’ambito di un Accordo recentemente firmato, volto a sviluppare e diffondere buone pratiche e a sensibilizzare i Comuni Italiani sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI AGRIGENTO e del GRUPPO FAI GIOVANI DI AGRIGENTO
PORTO EMPEDOCLE (AG)
STAZIONE FERROVIARIA
La stazione ferroviaria di Porto Empedocle fu, storicamente, uno dei più importanti scali ferroviari siciliani del Novecento in quanto stazione terminale di una tra le prime ferrovie dell’isola, la Palermo-Girgenti-Porto Empedocle e della più importante linea a scartamento ridotto dell’isola.
REALMONTE (AG)
BELVEDERE DELLA SCALA DEI TURCHI
Più volte nominato tra “I Luoghi del Cuore” nell’ambito del censimento biennale promosso dal FAI, la Scala dei Turchi è uno dei luoghi più amati e visitati del territorio agrigentino e ora vanta un nuovissimo belvedere che permette di ammirarlo in tutta la sua bellezza.
SICULIANA (AG)
CASTELLO CHIARAMONTE
Sito nel centro storico del paese e costruito sull’estremità della cresta rocciosa di un promontorio, nelle sue vicinanze si trovano altri monumenti importanti, come il Santuario del SS. Crocifisso e il Museo MeTe.
MUSEO #METE
Il Museo MeTe, ovvero il museo della memoria e del territorio, è ospitato all’interno di un edificio privato, recuperato dai giovani volontari dell’ALT. Si tratta di un luogo in cui si valorizza la storia di un paese sotto diverse forme: luogo, memoria storica, personaggi illustri, folklore religioso, tradizioni e mestieri. Attraverso l’uso di materiale fotografico e audio-visivo è possibile rivivere il nostro passato.
SANTUARIO CROCIFISSO
Il Santuario del SS. Crocifisso è stato edificato dai Padri Carmelitani alla fine del XVI secolo. A cavallo tra ‘700 e ‘800 grazie alla donazione di Don Vincenzo Alfani, e di tanti altri devoti, si poterono compiere grandi lavori di ampliamento e decorazione della Chiesa. In particolare all’interno, la presenza di opere di Raffaello Politi, il quale raffigurò nella volta della navata la creazione di Adamo, la creazione di Eva e la Tentazione ad opera del serpente, copia dell’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina. Si racconterà anche della presenza del popolo ebreo nei secoli scorsi.
Apertura a cura della DELEGAZIONE FAI DI CALTANISSETTA
GELA (CL)
I SALONI DI PALAZZO ALDISIO MALLIA
Nel cuore del centro storico di Gela, a un centinaio di metri dalla Chiesa Madre, esiste un importante edificio risalente al XVIII secolo, nel cuore del centro storico, il Palazzo Aldisio-Mallia, al cui interno si trova uno dei più bei complessi artistici d’epoca di Gela e di tutto il suo comprensorio. Il Palazzo è solitamente chiuso al pubblico.
CATANIA
BASILICA DI SAN NICOLò L’ARENA
La Chiesa di San Nicolò l’Arena a Catania è l’edificio di culto cattolico più grande e alto di Sicilia, con il punto d’osservazione panoramico aperto al pubblico più alto di Catania. Venne eretta quando, a metà Cinquecento, i benedettini si trasferirono dall’Etna in città, accanto al loro monastero.
CATANIA: UN ITINERARIO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
Un itinerario tra ‘800 e ‘900 che si propone di far riscoprire un’epoca florida e molto spesso dimenticata della città. Tra la fine dell’‘800 e i primi anni del ‘900 Catania visse infatti un periodo di grande fervore; chiamata anche la Milano del sud accoglieva stranieri che da tutta Italia giungevano nelle sue coste in cerca di fortuna.
GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONVENTO DI SANTA CHIARA
La fondazione dell’edificio risale al 1563, per volere di Antonio Paternò, barone di Oxina. La Badia di Santa Chiara era un luogo destinato alle fanciulle borghesi. Oggi è sede della Galleria di Arte Moderna di Catania (GAM).
DIMORA DE MAURO
Il contesto urbano entro cui sorge Dimora De Mauro è uno dei più prestigiosi della città: il luogo più alto della città medievale, che comprendeva, quasi certamente, un castrum bizantino e dove era collocata la Torre di Don Lorenzo Gioeni, ben visibile in tante stampe del Cinquecento e del Seicento.
OSSERVATORIO ETNEO – SEDE INGV
La sede della Sezione di Catania – Osservatorio Etneo dell’INGV si trova nella zona delle ville nobiliari costruite a partire dagli ultimi anni dell’‘800 in seguito all’apertura di quel primo nucleo del grande asse viario ovest-est della città. L’edificio presenta uno stile più vicino al liberty, in contrasto con l’aspetto neoclassico della villa principale più antica. La sorte del complesso si intreccia con la storia dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
PASSEGGIANDO NEL CUORE DI CATANIA: LA COLLINA DI MONTEVERGINE
La passeggiata attraversa una varietà di luoghi appartenenti a diverse epoche e si snoda attraverso quello che fu il quartiere più elevato della Catania antica, dell’insediamento dei greci calcidesi fino al secolo XVII, quando la città si espanse verso Nord, superando i confini segnati dalla cinta muraria cinquecentesca.
VILLA TRIGONA DI MISTERBIANCO
Villa Trigona di Misterbianco sorge a Catania all’angolo tra Piazza Roma e Viale Regina Margherita, il viale delle belle dimore storiche della città, e domina dall’alto Villa Bellini. È stata realizzata su progetto dell’Architetto Filadelfo Fichera dalla famiglia Cantarella.
SAN GREGORIO DI CATANIA (CT)
ETNA URBAN WINERY
Etna Urban Winery conserva intatta la totalità delle opere a secco settecentesche originalmente costruite dalla famiglia Di Bella, e oggi a stridente contrasto con il contesto urbano della cantina. All’interno della proprietà resiste inoltre uno degli ultimi lembi del grande bosco di Catania, in una zona scoscesa non adatta all’agricoltura (e per questo non oggetto di taglio del bosco nei secoli passati).
ACIREALE (CT)
BASILICA COLLEGIATA S.SEBASTIANO E MUSEO D’ARTE SACRA
La Basilica Collegiata, situata nel centro storico, per le sue dimensioni è la più grande chiesa della città e per la sua bellezza ne è senz’altro la più perfetta e compiuta opera d’arte. È stata dichiarata nel 2003 dall’UNESCO monumento messaggero di una cultura di pace in tutto il mondo e inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
CHIESA DI SANT’ANTONIO DI PADOVA
La Chiesa di Sant’Antonio di Padova è un luogo di culto cattolico di Acireale e sorge nelle vicinanze del luogo in cui un tempo sorgeva l’antica porta sud della città. Piccola e deliziosa, per quel prospetto quattrocentesco dall’inconfondibile richiamo tardogotico, fu costruita, secondo il Raciti Romeo dopo la terribile peste del 1466.
DUOMO DI ACIREALE: CAPPELLA DI SANTA VENERA E MERIDIANA
La Cappella di Santa Venera e la Meridiana si trovano all’interno della Cattedrale di Acireale, prezioso esempio di arte barocca, perfetta sintesi tra architettura, scultura, pittura e arti decorative. Per rendere Acireale “al pari di grandi città” nel 1843 il Capitolo dei Canonici e i giurati della città incaricarono l’astronomo danese Christian Heinrich Friedrich Peters di progettare una meridiana all’interno della chiesa madre. Eseguita dallo scultore Carlo Calì di Catania questo orologio solare segna il mezzogiorno astronomico.
RIPOSTO (CT)
INSOLITI IGNOTI: L’INASPETTATO E PREZIOSO SCRIGNO DEL TEMPO PERDUTO
La visita a “Palazzo Tabuso” in occasione delle Giornate FAI non offre soltanto l’opportunità di visitare la dimora storica che ospita la Compagnia della Guardia di Finanza di Riposto, ma riserva una meravigliosa sorpresa: recentemente, all’interno dell’edificio è stato realizzato un piccolo polo museale dove sono esposti i reperti archeologici sequestrati dalla Guardia di Finanza e confiscati dallo Stato, grazie all’opera di tutela del patrimonio.
ENNA
PARCO MINERARIO FLORISTELLA – GROTTACALDA
In un contesto paesaggistico pregevole, la zona del Parco forma un triangolo equilatero con agli altri due vertici, il lago di Pergusa e la riserva faunistico-forestale della Ronza. Il Parco Minerario Floristella Grottacalda accorpa le due omonime miniere di zolfo dismesse, risultando uno dei più espressivi insediamenti d’archeologia industriale esistenti nel sud d’Italia.
NICOSIA (EN)
CHIESA E CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI CON L’ANNESSO PARCO NOTO COME L’ORTO DEI FRATI
La Silva del Convento dei frati minori cappuccini di Nicosia è un suggestivo angolo nel cuore
della città, un polmone verde in cui il tempo sembra essersi fermato perché la natura conserva il
fascino antico non contaminato dalle brutture della modernità. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno la comunità francescana apre ai visitatori le porte dell’intero complesso che comprende convento, silva ed ex carcere.
PIAZZA ARMERINA (EN)
BIBLIOTECA COMUNALE (EX COLLEGIO DEI GESUITI)
Il Collegio dei Gesuiti (primi anni del ‘600) si trova in pieno centro storico. Attualmente i suoi locali, alterati rispetto al corpo di fabbrica originario, ospitano la sede della Biblioteca Comunale e degli uffici dell’Assessorato al Turismo. L’obiettivo è quello di avvicinare la biblioteca a tutte le generazioni che hanno perso l’uso e l’abitudine di usufruire dei servizi che quest’ente fornisce agli utenti (sala di lettura, aula studio, servizio di prestito libri&hellip). Le Giornate FAI saranno occasione per visitare la mostra permanente del libro antico.
MESSINA
CHIESA DI SAN FRANCESCO ALL’IMMACOLATA
La Chiesa di San Francesco all’Immacolata è situata in pieno conteso urbano nell’area del torrente Boccetta. Tale zona in epoca Normanna rappresentava il limite nord dell’allora piccolo cento abitato di Messina, ancora privo di fortificazioni. L’edificazione del primo impianto risale al secolo XIII, a seguito dell’arrivo dell’Ordine dei Frati Minori. La chiesa venne assegnata all’ordine Francescano e rappresenta il primo tempio francescano in Sicilia. Si segnala nel 1221 un pellegrinaggio di San Antonio da Padova.
LANTERNA DEL MONTORSOLI
Un’antica tradizione introduce la Torre della Lanterna del Montorsoli sulla penisoletta di San Raineri, estrema propaggine della zona Falcata del porto cittadino, un’area di particolare interesse storico, culturale di Messina. area che sin dai tempi antichi aveva suscitato interessi e clamori, luogo incantato e di ritiro spirituale. Un toponimo conferma la presenza di una torretta già in epoca normanna. I frati Continenti lì trovarono rifugio, a patto che vigilassero l’area e segnalassero terra ferma. La torre rappresenta oggi un edificio simbolo del ruolo di Messina nel Mediterraneo. Per l’apertura di questo bene si ringrazia lo Stato Maggiore della Difesa.
PALERMO
CUPOLA DEL CARMINE MAGGIORE
Il Complesso Monumentale del Carmine Maggiore è uno dei capolavori artistici e architettonici di Palermo, con la sua chiesa barocca seicentesca dove al suo interno permangono opere di Giacomo Serpotta, Antonello e Domenico Gagini, Pietro Novelli, col suo chiostro cinquecentesco e la sua splendida e antichissima Cappella della Pietà, costruzione primitiva del XII secolo. Sarà anche possibile salire fino in cima al campanile da dove non solo si potrà ammirare, ma ‘abbracciare’ la più bella cupola barocca di Palermo e della Sicilia, sorretta da quattro straordinari e stupendi Telamoni che si alternano alle quattro grandi finestre ornate da angeli, frutta, e foglie ornamentali. Un panorama mozzafiato a 360 gradi sull’intera città di Palermo, all’interno del popolare mercato di Ballarò.
LOGGIATO SAN BARTOLOMEO
Risalgono alla prima metà del XIV secolo le prime notizie relative alla presenza in zona di un ospedale situato vicino alla Chiesa di San Nicolò alla Kalsa, che si occupava dei malati cosiddetti incurabili. A seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l’edificio crollò quasi tutto. Si salvò una parte della facciata laterale con un loggiato, risalente al 1608, realizzato in pietra da intaglio con doppio ordine di arcate scandite da lesene e balaustra d’attico traforata. I recenti restauri, con l’inserimento di ampie vetrate a chiusura degli archi, hanno consentito di restituire il bene alla fruizione pubblica.
PORTA NUOVA
Porta Nuova è una delle antiche vie di accesso alla città di Palermo. L’estremo occidentale del Cassaro è rappresentato da Porta Nuova, originariamente (1640) aperta nell’adiacente Palazzo Reale dei Normanni, in forma di semplice varco, denominato Porta dell’Aquila. La piramide presenta nella parte centrale una grande aquila ad ali spiegate, emblema della città. Si potrà salire nei terrazzi e visitare il salone affrescato della Porta. Tale salone contrale, oggi noto come salone Garibaldi, divenne Sala del Consiglio quando Giuseppe Garibaldi, entrato a Palermo il 27 maggio 1860, prese alloggio a Porta Nuova. Testimonianza di questo evento è una lapide sulla quale è inciso il Decreto emanato dal prodittatore Mordini il giorno del plebiscito unitario che sanciva l’annessione dell’isola al Regno d’ Italia. Dal loggiato sarà possibile ammirare una delle panoramiche più belle della città. Oggi è sede del Comando Militare Autonomo della Sicilia che ne cura la valorizzazione.
CASTELBUONO (PA)
CHIESA DELL’ITRIA
La Chiesa dell’Itria è dedicata al culto della Madonna di Odigitria, di antiche tradizioni bizantine e già presente a Castelbuono nell’affresco della Chiesa di San Francesco e a Sant’Anna. La Chiesa venne eretta fra il XIV e il XV secolo e rimaneggiata nel Seicento.
CHIESA DI SAN FRANCESCO (CHIOSTRO E MAUSOLEO DEI VENTIMIGLIA)
L’impianto originale della Chiesa di San Francesco è del XV secolo a una navata, coperta con un tetto a capriate, con una sola abside a pianta quadrata e copertura a volta. L’interno della chiesa presenta un elegante stile barocco, con decorazioni in oro zecchino.
MATRICE VECCHIA
La Chiesa della Matrice Vecchia è dedicata a Maria Assunta. La sua costruzione risale al 1362, sotto il domino di Francesco II di Ventimiglia. Si pensa sia stata costruita sulle rovine di un tempio pagano. La tradizione vuole che anche il maestoso campanile, in stile romanico gotico, fosse stato costruito sui ruderi di una torre saracena. Il prospetto che si affaccia su Piazza Margherita è sormontato da una tipica merlatura di tipo ghibellino a coda di rondine, molto strana per un sagrato, ma che si presume sia stata fatta realizzare dai Ventimiglia, signori di Castelbuono nella lotta tra guelfi e ghibellini, parteggiando per questi ultimi.
ISNELLO (PA)
ISNELLO, PASSEGGIATA FRA TRAME E SENTIERI
Una gradevole passeggiata che ci porterà alla scoperta delle peculiarità originali e delle bellezze uniche del paesaggio e del borgo di Isnello. L’itinerario, partendo dal Museo Trame di Filo, si snoda attraverso il borgo medievale e lungo i sentieri montani che circondano l’abitato.
RAGUSA
CHIESA DI SANTA MARIA DELLO SPASIMO O DI SANTA LUCIA
La fondazione risale alla fine del ‘400 o agli inizi del secolo successivo poiché la statua lignea della Santa titolare porta la data del 1517. È proprio nel XVI secolo che inizia il culto di Santa Lucia e la chiesa da allora è nota anche con questo titolo. Crollati per il terremoto del 1693 il tetto e la facciata, rimasero in piedi le mura perimetrali, la sua ricostruzione cominciò subito dopo, nel 1694. Un’occasione per scoprire un vero gioiello di architettura barocca e i suoi affreschi rimasti intatti nel corso dei secoli.
SIRACUSA
LA SPIRDUTA
L’isola di Ortigia è un originale museo a cielo aperto e ricca di tesori che si offrono quotidianamente alla vista di cittadini e curiosi viaggiatori. Palazzi nobiliari, chiese, conventi, fortificazioni, una stratificazione lunga 25 secoli che non finisce mai di stupire e affascinare. Ma lontano da occhi indiscreti esistono ancora tesori nascosti e ben occultati perché gelosamente conservati e resi difficilmente accessibili ai più. E in questo scrigno di tesori fa capolino un quartiere per fortuna dimenticato dai caotici itinerari turistici e che conserva tuttora intatto il fascino discreto ed elegante della Siracusa del passato: la Sperduta.
TRAPANI
SULLE ORME DI FRANCESCO: CHIESA SAN FRANCESCO
È il più antico tra i conventi francescani a Trapani. Sarà possibile apprendere la storia dell’arrivo dei Francescani a Trapani e visitare l’interno della chiesa ammirandone i capolavori artistici e la struttura architettonica. Nella chiesa è custodita la statua di Santa Lucia, oggetto da secoli della venerazione dei Trapanesi, e durante le Giornate FAI si potrà scoprire la storia di questo culto legato al mondo del mare e in particolare a quello della pesca del corallo, una particolarità tutta trapanese.
SULLE ORME DI FRANCESCO: CHIESA SAN ROCCO
L’ex Chiesa di San Rocco si trova nel centro storico di Trapani, nelle immediate adiacenze di Piazza Lucatelli, accanto all’antica sede dell’Ospedale S. Antonio. L’antica struttura della chiesa non è più visibile, perchè è stata rivestita, come una sorta di cappotto, da un edificio moderno. Con il bombardamento bellico sono crollate la facciata, la volta e le cappelle delle navate laterali; il transetto e l’abside sono stati tranciati e al loro posto è nata una strada, oggi via Carlo Guida. La ricostruzione dell’edificio, a vederla oggi, risulta un’operazione davvero difficile da comprendere. La chiesa, infatti, è stata fatta scomparire all’interno di un palazzo che le è stato costruito addosso come un vestito e resta nascosta tra le sue murature. Entrare nell’edificio significa fare un’esperienza in cui tutti i sensi vengono coinvolti un percorso antropologico in cui arte, cultura e spiritualità si intrecciano.
SULLE ORME DI FRANCESCO: CHIESA E CONVENTO DEI CAPPUCCINI O DELL’EPIFANIA
La Chiesa e Convento dei Cappuccini o dell’Epifania sorge nell’estrema parte occidentale della città, in prossimità delle mura che un tempo circondavano il centro storico di Trapani. Il complesso dei Cappuccini rappresenta una tappa fondamentale nella storia della diffusione del francescanesimo a Trapani.
SULLE ORME DI FRANCESCO: CHIESA SANTA MARIA DI GESù
I Padri Minori Osservanti o Zoccolanti (così chiamati perché non portavano scarpe o sandali di cuoio ma zoccoli di legno) giunsero a Trapani intorno al 1450 e si stabilirono nella parte più orientale della città, dove fondarono una chiesa con il nome di Santa Maria di Gesù. La chiesa così edificata, nota come Santamaragesu, è tuttora esistente nonostante gli stravolgimenti bellici che hanno devastato l’intera zona, e custodisce un crocefisso ligneo snodabile di grande devozione e una Madonna con bambino in terracotta invetriata di Andrea della Robbia.
Le Giornate FAI d’Autunno 2022 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento.
Si ringrazia per il rinnovato sostegno all’iniziativa Edison, azienda da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, che accompagna il FAI nel suo percorso di transizione ecologica ed energetica. Per questa occasione l’azienda energetica aprirà la propria centrale idroelettrica in Val Caffaro.
Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura e di Regione Siciliana.
Le Giornate FAI d’Autunnochiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 10 al 16 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio.
Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG e la raccolta fondi promossa sulle reti del servizio pubblico.
Grazie di cuore alla Rete dei volontari del FAI: 130 Delegazioni, 110 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, attivi in tutta Italia. Ad affiancare i volontari ci saranno gli studenti che partecipano al progetto “Apprendisti Ciceroni”, che hanno l’opportunità di seguire un percorso formativo, con il supporto dei loro docenti, che li preparerà a vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.
Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che durante le Giornate FAI d’Autunno concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo, la Croce Rossa Italiana per la partnership ormai consolidata negli anni, e l’Associazione Nazionale Carabinieri, Ispettorato Sicilia.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Quando ci eravamo finalmente abituati alle nuove modalità di pagamento, ci tolgono il bonifico, si…
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