Anche nel capoluogo siciliano torna il grande evento nazionale promosso dal Fondo Ambiente Italiano. Per il weekend di sabato 12 e domenica 13 ottobre la Delegazione FAI Palermo – insieme al Gruppo FAI Giovani – ha ideato 6 visite guidate a contributo libero. Si tratta di luoghi inaccessibili e aperti per la prima volta dal FAI come Palazzo Florio Wirz sede dell’Ordine degli Architetti, Villino Favaloro, Chiesa di Santa Chiara all’Albergheria, Villa Pajno e Villa Whitaker. Per gli iscritti FAI invece apertura straordinaria della dimora privata della famiglia Minnella all’interno di Palazzo Florio Wirz.
Appuntamento a Palermo, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024, per la tredicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico italiano organizzato dal FAI. Ancora una volta la Delegazione di Palermo stupirà gli iscritti e i visitatori con ben 6 aperture del tutto eccezionali in città.
Le Giornate FAI d’Autunno vedono come protagonisti i volontari del Gruppo Giovani che assieme alla Delegazione Palermo e agli “Apprendisti Ciceroni” racconteranno con entusiasmo questi luoghi inediti del capoluogo siciliano. Due giorni di festa dedicati alla conoscenza del patrimonio storico e artistico cittadino. Questi edifici custodiscono culture e tradizioni da proteggere e tutelare attraverso la conoscenza, come è nella missione del FAI. Partecipare alle Giornate FAI, dunque, non è solo un’occasione per scoprire e godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla cura e alla valorizzazione attraverso la missione del FAI. Ad ogni visita si potrà sostenere la missione del Fondazione con una donazione.
Piazza Principe di Camporeale 6
Sede dell’Ordine degli Architetti dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso, Palazzo Florio Wirz, aperto al pubblico per la prima volta, si compone di tre piani con una torre merlata svettante e coperture a padiglioni inclinati coperti da manto di tegole marsigliesi. Rappresenta una delle pagine più suggestive del retaggio urbano dei Florio, a un passo dalle ex-Officine di Vittorio Ducrot e dalla Zisa. Saranno visitabili gli spazi di rappresentanza, la biblioteca, la sala ” Scavuzzo” e la terrazza.
Sabato 12 ottobre: 10 – 18 (ultimo ingresso 17:30)
Domenica 13 ottobre: 10 – 18 (ultimo ingresso 17:30)
Durata visita: 20 minuti
Per la prima volta sarà aperta straordinariamente al pubblico la residenza privata della famiglia Minnella, al piano superiore della sede dell’Ordine degli Architetti di Palermo, all’interno di una porzione dell’ex cortina del parco suburbano di proprietà dell’amatissima famiglia Florio, nel quartiere dell’Olivuzza.
Sabato 12 ottobre: 10 – 12 / 15 – 17 (ultimo ingresso 17)
Domenica 13 ottobre: 10 – 12 / 15 – 17 (ultimo ingresso 17)
Durata visita: 1 ora
Il percorso proposto dal FAI si articolerà sia all’esterno che all’interno della villa alla scoperta dello stile Liberty che ha dato grande lustro a Palermo. Costruito tra il 1889 e il 1901 su progetto di Giovan Battista Basile e successivamente tra il 1913 e il 1914 modificato dal figlio Ernesto, massimo esponente del Liberty palermitano e tra i protagonisti dell’Art Nouveau in Europa, il quale ampliò la parte posteriore del villino e inserì sul lato di via Dante una torretta ottagonale e una struttura in vetro e ferro battuto, il cosiddetto “giardino d’inverno”. Un vero gioiello artistico, concepito per rispondere alle esigenze abitative della facoltosa famiglia Favaloro, poi acquistato nel 1956 dal senatore del regno Giuseppe Di Stefano Napolitani e infine nel 1988 dalla Regione Siciliana. La villa si estende su due piani, con la facciata principale ad angolo tra piazza Virgilio e via Dante. L’ingresso invece si apre su quello che oggi appare come il retro della palazzina, dove una scritta sul pavimento saluta gli ospiti con un “Salve” stilizzato. Il prospetto è caratterizzato da un candido intonaco, ingentilito dalle linee sinuose e avvolgenti dei decori e, soprattutto per i trafori che ornano tutte le aperture e la loggia del piano superiore, con le sue esili colonnine di sapore neogotico, che donano leggerezza all’architettura. Attorno si apre un piccolo giardino con bellissimi esemplari di piante esotiche chiuso da una cancellata. L’interno è arricchito da pregevoli affreschi che interessano tutto il piano terra e parte del primo piano e del loggiato. Questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d’Autunno, beneficiando di un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014 – 2020 per il restauro.
Sabato 12 ottobre: 10 – 18 (ultimo ingresso 17)
Domenica 13 ottobre: 10 – 18 (ultimo ingresso 17)
Durata visita: 40 minuti (turni ogni 20 minuti)
Il sito, normalmente chiuso al pubblico, sarà accessibile nelle Giornate FAI d’Autunno con un percorso che include la visita della chiesa e di alcune parti del convento, tra cui la vecchia sagrestia, poi trasformata in teatro dai Salesiani. Proprio in questo luogo a seguito di lavori al pavimento si possono ammirare i resti delle mura di cinta che circondavano la Paleapolis, il nucleo abitativo più antico della colonia di origine fenicia. Di notevole interesse la tela eseguita da Olivio Sozzi nel 1735, raffigurante “S. Chiara reca in mano il Sacramento” e quella realizzata da Gaspare Serenario con la “Crocifissione”. L’arco trionfale conserva gli affreschi di Antonio Grano con l'”Apoteosi della Trinità”. Nel presbiterio, tra il festoso ed elaborato rincorrersi di marmi e figurazioni, sono incastonati due quadroni, eseguiti da Guglielmo Borremans con storie di San Francesco e Santa Chiara (si ringrazia per l’autorizzazione all’apertura al pubblico nonché ad eseguire scatti fotografici della Chiesa di Santa Chiara di Palermo per le “Giornate FAI di Autunno 2024” la Direzione Centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, in qualità di suo Soggetto proprietario).
Sabato 12 ottobre: 09 – 17:30 (ultimo ingresso 17)
Domenica 13 ottobre: 09 – 15:30 (ultimo ingresso 15)
Durata visita: 20 minuti
Storica villa ubicata nel secondo tratto della “strada della Libertà” e attuale residenza del Prefetto, costruita nel 1883. Con il suo linguaggio moresco è riconosciuta l’opera più eloquente dell’ing. Francesco Naselli, Marchese di Flores (1847-1930), progettata per il barone Giuseppe Pajno. La villa è nota per i suoi ampi giardini, i pavimenti in stile decò, un camino rinascimentale e mobili preziosi, oltre a tele del ‘600 e ‘700. Villa Pajno, già aperta dalla Delegazione FAI Palermo nel 2015, è un sito solitamente chiuso al pubblico in quanto residenza privata del Prefetto e sarà eccezionalmente aperta al pubblico sabato 12 ottobre in occasione delle Giornate FAI d’Autunno.
Sabato 12 ottobre: 10 – 13:30 / 15 – 17:30
Durata visita: 30 minuti
Già aperta dalla Delegazione FAI Palermo nel 2014, Villa Whitaker è una dimora storica edificata nel 1884 su progetto dell’architetto Henry Christian in stile gotico veneziano per gli Ingham, una delle ricche famiglie inglesi che tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800 si trasferirono in Sicilia per sviluppare fiorenti rapporti commerciali con la madrepatria. Durante la visita sarà possibile ammirare i marmi di diverse cromie che impreziosiscono la villa oggi sede della Prefettura di Palermo e per questo motivo solitamente non accessibile. Domenica 13 ottobre, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2024, la villa sarà invece aperta al pubblico in via del tutto eccezionale.
Domenica 13 ottobre: 10 – 13:30 / 15 – 17:30 (ultimo ingresso 17)
Durata visita: 30 minuti
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