Cronaca

Giornate del volontariato siciliano, Razza: Grazie a chi ha affrontato la pandemia”

La sfida del volontariato sanitario nel lungo periodo della pandemia. È stato questo il tema al centro della sessione pomeridiana di ieri delle Giornate del volontariato siciliano, organizzate dalla Regione Siciliana all’Università Kore, a Enna, e che continueranno fino a domenica. Confronto e ascolto tra membri delle istituzioni e rappresentanti delle associazioni, analisi dei problemi, critiche e proposte.

“È la prima volta che la Regione organizza, su grande impulso del presidente Musumeci – afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – tre giorni per stare assieme al mondo del volontariato. Per la sanità il volontariato è stato uno dei presidi più importanti durante la pandemia, continua a essere punto di riferimento essenziale all’interno delle strutture ospedaliere, dove svolge un compito che tante volte il sistema sanitario pubblico e privato non riesce a realizzare: essere accanto alle famiglie. Mettere il paziente al centro delle attenzioni e delle cure significa anche coinvolgere il tessuto familiare che è attorno a lui, come avviene per le malattie oncologiche. A questo compito adempie con grande senso di responsabilità il mondo del volontariato e noi siamo qui per ascoltare”.

Fare in modo che nessuno fosse lasciato da solo è stato l’imperativo categorico che ha guidato negli ultimi 19 mesi il mondo del volontariato. “Il sistema sanitario si è dovuto concentrare  – aggiunge l’assessore alla Salute – su una grande pandemia e quella del Coronavirus è la più difficile della storia, perché l’unica in un periodo in cui i collegamenti tra i vari punti del pianeta sono semplici e veloci, aumentando la diffusività del virus. Siamo stati costretti a chiusure drastiche e restrizioni. Non posso fare a meno di ringraziare chi, in questi momenti di solitudine profonda, ha lavorato al fianco del sistema sanitario, affrontando le sfide che questa pandemia poneva. Tantissimi volontari sono stati esposti al contagio anche in periodi in cui non c’erano protocolli di cura e vaccini. A loro un sincero ringraziamento”.

Intensi e stimolanti gli interventi del presidente regionale della Croce rossa italiana, Luigi Corsaro, del presidente regionale di Anpas, Lorenzo Colaleo, del presidente nazionale delle Misericordie, Domenico Giani, e del presidente regionale Avis, Salvatore Calafiore. A seguire numerose testimonianze di volontari che operano nel settore sanitario, dalla ricerca e assistenza alle persone affette da malattie rare e alle persone ricoverate, alla donazione del sangue e degli organi, alla prevenzione sanitaria. È necessario che i volontari non siano “i barellieri della storia” o “la stampella delle istituzioni”, ma che ci possa essere una nuova forma di collaborazione e condivisione tra pubblica amministrazione e terzo settore, anche attraverso l’attività di un tavolo regionale permanente.

Nel corso degli interventi, il professore Pieremilio Vasta, presidente per la conferenza dei comitati consultivi delle aziende sanitarie della Regione Siciliana, ha presentato, con un video, la Rete civica della salute, progetto d’inclusione sociale dell’assessorato regionale alla Salute.

Oggi la seconda giornata sarà dedicata all’Ambiente. Apertura alle 10 con l’introduzione dell’assessore al Territorio, Toto Cordaro, e le relazioni della presidente della commissione Territorio, Giusi Savarino, del vicepresidente della Cei e vescovo di Acireale, monsignor Antonio Raspanti, e di Emilio Castorina, docente dell’università di Catania. Il programma prevede poi gli interventi del presidente regionale del Club alpino italiano, Francesco Lo Cascio, di Giulia Casamento di Legambiente, del presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Iannì, del presidente nazionale Wwf, Donatella Bianchi, e del direttore generale di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino. Nel pomeriggio, sulla tematica della protezione degli animali interverranno il presidente della Commissione sul randagismo dell’Ars, Tommaso Calderone, il presidente regionale Lipu, Nino Provenza, il presidente del Centro recupero rapaci, Giovanni Giardina, e il presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi.

Redazione

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