Il 17 luglio è la giornata mondiale delle emoji, quella carrellata di faccine e disegnini colorati che equipaggiano le tastiere virtuali e costellano i messaggi scambiati in chat e quast’anno si celebra per la quarta volta. Sono 2.666 le emoji ufficiali, inserite nella lista del Consorzio Unicode che si occupa di standardizzare i pittogrammi in modo che siano visibili su ogni dispositivo e sistema operativo.
La più utilizzata nel mondo è la faccina che ride fino alle lacrime. A certificarlo sono state le università del Michigan e di Pechino, che hanno analizzato 400 milioni di messaggi inviati da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. La faccia che ride a crepapelle è stata incoronata anche dai dizionari Oxford, che l’hanno eletta parola dell’anno 2015.
Twitter ha diffuso una panoramica delle emoji più usate in giro per il mondo: ad esempio, in Canada e Regno Unito l’icona più usata è quella della fatica, in Francia, Italia e Giappone vince il cuore, la Spagna mostra i muscoli mentre Germania e Australia digitano il pollice in alto. In Colombia, Brasile e Argentina, invece, vanno forti le note musicali.
In occasione della giornata mondiale, la compagnia di Mark Zuckerberg fa sapere che ogni giorno vengono usati più di 60 milioni di emoji sul social network e più di 5 miliardi sulla chat Messenger. Il pittogramma più utilizzato su Facebook e Messenger in tutto il mondo negli ultimi 30 giorni è appunto la faccina con le lacrime di gioia, a quota 332 milioni. Seguono la faccina con gli occhi a cuore (254 milioni) e quella che manda il bacio a forma di cuore (160 milioni).
Le emoji però vanno al di là delle faccine e dei sentimenti ed emozioni che esprimono, per dare rappresentazione a tutto ciò che fa parte della vita: dal cibo al meteo, dagli sport agli animali, dalle auto all’abbigliamento.
In autunno dovrebbero infatti arrivarne 56 nuovi, appena standardizzati dal Consorzio Unicode insieme al simbolo del bitcoin, la moneta virtuale più nota. Nella nuova infornata, a fornire uno specchio della società arrivano la donna con il velo islamico, l’uomo con la barba, l’allattamento al seno.
Contro la discriminazione di genere esordiscono tre emoji – il giovane, l’adulto e l’anziano – senza tratti riconducibili al genere maschile o femminile. E poi lo yoga, il curling, l’hummus e un ampio capitolo fantasy con maghi, zombie e geni della lampada, elfi, vampiri, fate e tritoni.
In occasione di questa giornata Apple anticipa l’arrivo il prossimo anno di nuove emoji: ci sono la donna con il velo, quella che allatta, ma anche cibi come il cocco e il sandwich e animali ‘mitici’ come il T-Rex.
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