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Giarre, ”Citta’ viva”: ”Spese abnormi del Comune”

di Daniela Gieri

Giarre (Ct), 6 Mar. – All’albo pretorio on line del Comune di Giarre sono state di recente pubblicate le spese che il Comune ha sostenuto per il trasferimento degli uffici comunali nella nuova sede di Viale Federico II di Svevia.

Si tratta di somme destinate alla fornitura e sistemazione di piante, all’impianto di irrigazione, alla segnaletica interna, a interventi di pitturazione e rifiniture edili, alla fornitura e messa in opera dei corpi illuminanti esterni e pluviali, del sistema d’allarme e degli estintori e manichette.

Tutto questo per la “modica” cifra, si fa per dire, di €162.706,00. I
n merito, l’avv. Angelo D’Anna, presidente dell’associazione politico-culturale “Città Viva”, afferma: “L’abnorme spesa sostenuta per alcune forniture e servizi correlati al trasferimento nella nuova sede comunale, e che sembrano rappresentare una parte minima delle ancor più ingenti spese sostenute e di cui si chiede pubblica evidenza, costituisce un palese schiaffo al sentimento di giustizia ed equità che oggi si reclama dalla cittadinanza. Le difficoltà economiche che costringono tante famiglie a “stringere la cinghia” certamente su tutto ciò che è non è strettamente necessario, stridono con la natura delle spese sostenute con le varie delibere dirigenziali ed acuiscono sempre più quel solco profondo tra cittadini tartassati e considerati quasi sudditi di una classe dirigente, politica e non, che spende e spande soldi non propri e faticosamente pagati dai cittadini! Ci chiediamo: a quanto ammonta in totale il costo del trasferimento se, alle delibere riportate ieri sulla stampa (oltre € 162.000,00) si aggiungessero quelle relative al trasloco, ai condizionatori, agli arredi, ecc..? Le determine richiamate eccedono i poteri di chi le ha approvate? Rispetto alla situazione debitoria del Comune hanno ricevuto “corsie preferenziali” nell’ordine dei pagamenti? Possono ravvisarsi eventuali responsabilità dirette o indirette, di chi in momenti come questi, consapevole del grave dissesto incombente, ha ciononostante proceduto agli acquisti e di chi avrebbe dovuto vigilare? L’esigenza di legalità e di trasparenza negli atti amministrativi, l’effettiva valutazione dei costi-benefici che ne derivano, dovrà costituire quel modo di amministrare a servizio dei cittadini di cui in tanti avvertiamo forte il bisogno!”.

Redazione

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